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Martedì 21 giugno, giorno di inizio del Festival della carne di cane di Yulin, l’OIPA e il comitato Stop Yulin hanno organizzato una marcia nel centro di Milano per informare, sensibilizzare e supportare il lavoro delle associazioni internazionali e cinesi attive localmente per mettere fine al commercio di cani e gatti destinati all’industria alimentare.

Oltre duecento persone si sono radunate in piazza Cairoli con magliette e palloncini rossi, simbolo del massacro che si protrarrà a Yulin per i prossimi 10 giorni, per firmare la petizione – http://endyulinfestival.animalsasia.org/itl – e hanno marciato fino a piazza Mercanti dove l’intervento dei rappresentanti delle associazioni aderenti ha concluso l’evento. Tanti i cani presenti, a ricordare che la sensibilità comune è da sempre orientata a considerare il cane come compagno di vita, non come cibo.

“Siamo soddisfatti della grande partecipazione all’evento, sono infatti proprio le pressioni internazionali, unite al lavoro portato avanti dalle associazioni di protezione animali cinesi, ad aver portato ad una notevole diminuzione del numero di cani uccisi negli ultimi anni – ha commentato Massimo Comparotto, presidente OIPA Italia – La marcia era dedicata a sensibilizzare riguardo tutte le crudeltà compiute sugli animali, ecco perché non smettiamo di ricordare che quello che accade in questi giorni ai cani a Yulin, accade ogni giorno in Italia nei macelli a maiali, vitelli, mucche, conigli. L’empatia e il rispetto devono andare oltre i confini di specie: questo è il messaggio principale che abbiamo voluto veicolare”.

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