La Regione Veneto ha autorizzato un’inaccettabile prova cinofila in 24 Comuni, mettendo a rischio la vita di lepri gravide e leprotti: la decisione riguarda in particolare una prova per i cani da seguita, prevista per i prossimi 8 e 9 marzo. Durante l’esercitazione, ai cani verrà richiesto di seguire le tracce notturne delle lepri, che si spostano in cerca di cibo. Lo scopo è valutare le capacità dei cani secondo parametri prestabiliti.
Anche se la prova verrà eseguita senza spari e abbattimenti, qui il problema riguarda soprattutto il periodo scelto, che coincide con quello riproduttivo per le lepri: se scovati dai cani nelle tane, le lepri gravide e i leprotti appena nati sarebbero uccisi. A questo si aggiunge che la prova si svolgerebbe in parte nelle zone di ripopolamento e cattura, destinate proprio alla riproduzione della fauna selvatica.
L’OIPA, che si oppone fermamente all’attività venatoria in ogni sua forma, considera questa autorizzazione inaccettabile e lesiva della tutela che, con fatica, le associazioni animaliste cercano di ottenere in Italia per la fauna selvatica e gli ecosistemi, rammentando la tutela costituzionale vigente.
“Una disposizione del genere da parte della Regione Veneto mette a rischio l’attività di ripopolamento della fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato – dichiara Alessandro Piacenza, responsabile tutela fauna selvatica di OIPA Italia – Il provvedimento è al vaglio del nostro ufficio legale, per valutare un’azione finalizzata alla sospensione e annullamento di questa autorizzazione anacronistica e insensata“.
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