È stato un agosto particolarmente difficile per i volontari dell’OIPA Turchia e per tutti i randagi di cui si prendono cura nella periferia di Istanbul.

Non soltanto la delegazione ha dovuto fare i conti con la grave inflazione che sta colpendo il paese, e che ha fortemente pesato sull’accudimento dei più di 500 cani presenti nell’area di Kurtköy per via dell’aumento del costo del cibo da acquistare e le sempre meno donazioni ricevute, ma quest’anno, ancor più dei precedenti, i volontari si sono trovati di fronte ad un numero di cuccioli davvero elevato.

Ad ogni uscita, una nuova scoperta: cucciolate gettate nella boscaglia da proprietari che hanno preferito abbandonare dei cagnolini indifesi piuttosto che far sterilizzare i propri animali, e cuccioli nati da mamme randagie che, per via del disinteressamento da parte del Comune, si sono trovate a partorire nuovamente dei piccoli che avranno difficoltà a sopravvivere in un ambiente poco sicuro e spesso ostile. Un cerchio che non si chiuderà mai e il cui risultato è soltanto l’aumento del randagismo.

Inoltre, quest’anno si sono aggiunti il grande caldo e la siccità che, spazzando via qualsiasi risorsa disponibile compresa quella poca acqua necessaria a placare la sete, hanno reso la vita di questi cuccioli ancora più difficoltosa.

Nonostante la complessità della situazione e le tante emergenze, i volontari dell’OIPA Turchia hanno stretto i denti e hanno continuato a fare il possibile per non lasciare soli tutti questi cani: hanno portato loro cibo, quello che riuscivano a reperire, acqua e un po’ di conforto.

Aiutando la delegazione dell’OIPA in Turchia, possiamo continuare a dare sostegno a questi cani.