Comprare un gatto come un oggetto che ha uno scopo e che non ha bisogno di attenzioni, cure o amore. Purtroppo il fenomeno dell’acquisto di animali, senza controlli e senza etica, da la possibilità a tutti di avere un animale, basta semplicemente pagare. A farci le spese, in tutto questo sistema perverso che tratta gli animali come oggetti inanimati al pari di un frullatore o di un giocattolo per bambini, sono sempre gli animali, vittime di superficialità, maltrattamenti e incuria, che spesso possono portare anche alla morte.
Questo sarebbe stato il destino di Jack, gatto di razza maine coon, salvato in extremis dagli angeli blu dell’OIPA di Treviso: denutrito così tanto da avere le costole in piena vista, faticava a reggersi in piedi e aveva delle evidenti difficoltà a respirare.
Condotto d’urgenza in clinica veterinaria, il quadro clinico delineato è davvero critico: la causa di tutti i suoi problemi di salute è una cardiopatia congenita, una patologia che colpisce molto spesso i gatti di razza maine coon a causa della selezione senza scrupoli che viene fatta da alcuni allevatori. Se curata questa malattia può essere tenuta sotto controllo ma a causa dell’incuria e alla più totale assenza di cure che ha subito, ora Jack si ritrova a lottare per la vita: il suo cuore, eccessivamente ingrossato, rischia di circondarsi di liquido che i suoi reni, anch’essi in difficoltà, non riescono più a smaltire. Ciò porta alla compressione dei polmoni e alle difficoltà respiratorie che, senza intervento, avrebbero portato alla morte.
Dopo avergli aspirato il liquido Jack ha iniziato a stare meglio e ora, dopo il ricovero, diversi esami specifici, ecografie e le adeguate cure, ha raggiunto una situazione di stabilità: il versamento del liquido è sotto controllo ed è monitorato, ha moltissimo appetito ma fatica a prendere peso, ragione per cui dovrà fare altri esami.
Le sue cure saranno ancora molte, ma gli angeli blu dell’OIPA di Treviso non hanno intenzione di fargli mancare nulla: Jack ha vissuto i maltrattamenti, non ha mai ricevuto l’amore e l’affetto di cui ora invece è ghiotto. Oggi ha voglia di camminare, di farsi coccolare, di farsi accarezzare ma soprattutto di vivere, gioire e proprio per questo i volontari dell’OIPA lanciano un appello a tutti coloro che vorranno contribuire alle cure di Jack, dandogli la possibilità di provare la felicità che si è visto negare, senza ragione.
Per info ed aiuti: Mara Canzian, delegata OIPA Treviso, tel.Tel. 339 7760836 (dalle 19.00 alle 21.00 o SMS), treviso@oipa.org
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