Lo sapevate che centinaia di squali vengono uccisi ogni minuto per utilizzarne le pinne come ingrediente di una tradizionale zuppa asiatica e che l’Europa in silenzio è uno dei principali protagonisti di questa multimilionaria e sanguinaria industria?

Grazie all’iniziativa dei cittadini europei “STOP FINNING – STOP THE TRADE” abbiamo la possibilità di fermare l’uccisione degli squali e porre fine al commercio (importazione, esportazione e transito) delle loro pinne in Europa, chiedendo una modifica all’attuale legislazione così che la vita di questi animali possa essere salvata. Sebbene l’asportazione delle pinne a bordo di navi dell’UE e nelle acque dell’UE sia in verità vietata (compreso lo stoccaggio, il trasbordo e lo sbarco), l’Unione Europea è ugualmente uno dei maggiori esportatori e un importante centro di transito per il commercio mondiale.

Il “Finning” o spinnamento è una pratica brutale usata nella pesca in alto mare che sempre più frequentemente viene praticata attraverso le cosiddette “catture accessorie indesiderate” di tonno e pesce spada. Agli squali catturati vengono tagliate le pinne, una vera e propria mutilazione durante la quale gli animali sono di solito completamente coscienti per poi essere ributtati in mare dove affondano e muoiono dissanguati o soffocati. Lo spinnamento è un metodo di pesca non selettivo che non tiene conto della specie, della taglia o dell’età dello squalo. È considerato un metodo “salva-spazio” altamente profittevole, permettendo la conservazione a bordo di un numero molto più elevato di pinne rispetto a quante se ne avrebbero se l’intero corpo dello squalo fosse trasportato insieme ad esse.

Questa pratica, sebbene non consentita, continua ad essere attuata per la carenza di dovuti controlli. Infatti, se nel triste commercio di corpi interi di squalo le 12 specie protette dal CITES possono essere facilmente identificate e il traffico illecito punito, trasportando soltanto le pinne (separate dall’animale), l’identificazione diventa davvero difficile.

Poiché lo spinnamento impedisce l’adozione di misure efficaci per la conservazione degli squali, con questa petizione europea si richiede di estendere il REGOLAMENTO (UE) n. 605/2013 “Fins Naturally Attached” e bandire definitivamente ogni forma di commercio di squali e razze nell’UE, rendendolo il meno profittevole possibile e quindi preservare questi meravigliosi animali.

Come risultato di questo massiccio sovrasfruttamento, l’ecosistema marino è in pericolo, poiché gli squali creano uno stato di equilibrio attraverso il loro ruolo di predatori di alto livello. Il loro compito è quello di regolare gli altri pesci e la vita marina.

Rischiamo di perdere una pedina fondamentale del nostro pianeta, ancora una volta per una credenza dell’essere umano che non ha nulla di fondato.

La zuppa di pinne di squalo è considerata come una prelibatezza in alcune regioni dell’Asia orientale e sudorientale, come la Cina, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Malesia e Vietnam e può costare fino a diverse centinaia di euro a scodella. Questa zuppa non è popolare a causa del suo gusto eccezionale, poiché il tessuto cartilagineo è completamente insapore. La pinna essiccata viene infatti cotta in un brodo di pollo, che conferisce alla zuppa il suo sapore caratteristico. È considerata simbolo di prosperità e segno di rispetto e di apprezzamento nelle culture asiatiche. Le pinne di squalo vengono anche utilizzate nella medicina tradizionale asiatica poiché la cartilagine è vista come cura miracolosa per i disturbi di impotenza e il cancro.

È tempo di intraprendere finalmente un’azione coerente in tutta Europa per proteggere gli squali e i nostri oceani! Vi chiediamo quindi di sostenere la campagna e firmare per proteggere i nostri mari.

Ci servono 1 milione di voti entro il 31 gennaio 2022.

Firma anche tu sul sito della commissione Europea https://europa.eu/citizens-initiative/initiatives/details/2020/000001 

Sito dell’iniziativa

https://www.stop-finning.eu/ 

Scarica la locandina Stop Finning Locandina IT