di Alessandra Ferrari, istruttore cinofilo e consulente riabilitativo
Uscite di casa lasciando il vostro cane da solo e al rientro avete l’impressione che si sia verificato uno tzunami? Probabilmente il vostro cane non è poi così sereno quando non siete con lui, di conseguenza è importante cercare di individuare la causa del disagio. Sfatiamo infatti uno dei miti più diffusi secondo il quale il cane “fa i dispetti”: il vostro cane non passa il tempo ad escogitare disastri creativi per vendicarsi di un torto subito, questi ragionamenti machiavellici sono tipici dell’essere umano.
Se, una volta rimasto solo, il vostro cane piange e abbaia insistentemente, distrugge l’arredo della casa, graffia la porta di ingresso come se volesse raggiungervi oppure fa i bisogni in giro per casa, sta manifestando un profondo disagio. Vanno quindi tassativamente evitate le sgridate e le punizioni perché il cane non le comprenderebbe e rischiereste solo di minare la vostra relazione: che considerazione avreste del vostro migliore amico se vi urlasse in faccia per farvi riprendere da un attacco di panico? Sicuramente inizierebbero a venirvi dei dubbi sulla fiducia da riporre in questa persona. Quello di cui il cane ha bisogno è invece del vostro aiuto per non andare più in crisi quando è lontano da voi. Le motivazioni che stanno alla base di questo disagio sono diverse e dipendono dalle caratteristiche caratteriali dell’individuo, dal suo vissuto, dallo stile di vita che conduce e, ovviamente, anche da come viene gestito dalla sua famiglia umana.
Nel caso del cucciolo, l’incapacità di stare da solo è spesso legata al fatto che non è mai stato abituato a farlo, ecco perché è importante educarlo a brevi separazioni, prima interne alla casa poi esterne, aumentandone gradualmente la durata, ancora meglio se precedute da una bella passeggiata, e lasciare a disposizione qualcosa da masticare che lo tenga impegnato (come il classico ossetto di pelle di bufalo). Se consideriamo il caso opposto, ovvero il cane anziano, bisogna ricordare che la senilità può portare disfunzioni cognitive e il cane può quindi sentirsi smarrito e insicuro anche in posti che fino a poco tempo prima considerava sicuri. Il primo passo da fare è quindi quello di sottoporlo a controlli veterinari.
Ma non è solo un fattore d’età. Molto spesso il cane che distrugge quando resta solo è molto annoiato o frustrato, sia perché resta effettivamente troppo tempo da solo sia perché conduce una vita poco stimolante e non in linea con le sue caratteristiche di razza. Ecco quindi che cerca di tenersi occupato inventandosi attività appaganti e, dal momento che la masticazione per il cane è un’attività che induce il rilascio di endorfine e quindi rilassante, è una di quelle più frequentemente messe in atto…peccato che questo relax vada a discapito delle vostre ciabatte! Se, ad esempio, avete un jack russel, ovvero un piccolo concentrato di energia e bisogno di “fare”, non potete aspettarvi che vi aspetti tranquillo in casa per ore se come svago gli avete concesso solo il giro dell’isolato al guinzaglio.
Mobili rosicchiati e vicini sul piede di guerra per il continuo abbaiare possono tuttavia anche essere, come anticipato parlando dei cosiddetti “dispetti,” il risultato di vere e proprie crisi di panico che si verificano se il cane ha un problema di ansia da separazione, ovvero uno stato di iperattaccamento che lo porta ad andare nel panico quando il proprietario esce di casa, ma anche, ad esempio, se si trova in uno stato di paura e angoscia in seguito ad un trauma legato proprio ad una situazione di solitudine.
I problemi nella gestione delle separazioni non vanno mai sottovalutati né affrontati con tecniche fai da te. La strategia migliore è organizzarsi per filmare, utilizzando ad esempio la webcam del computer, quello che accada in casa in vostra assenza e contattare un medico veterinario comportamentalista che analizzerà la situazione e, una volta individuata la causa del problema, imposterà il percorso di riabilitazione in collaborazione con l’istruttore cinofilo.