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Vi ricordate di Solo? Quando era stato liberato dai volontari degli angeli blu dell’OIPA, le sue urla di dolore e paura sono rimaste nelle orecchie e nel cuore di tutti. Viveva segregato in un terrazzo, imprigionato in una solitudine che lo logorava dentro, proprio come la fame e la sete che ormai l’avevano totalmente consumato, tanto a spingerlo a nutrirsi delle sue feci.
Una volta liberato, Solo era distrutto non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Grazie all’aiuto d tutti coloro che hanno seguito la sua storia e hanno deciso di sostenerlo, è stato condotto in clinica per un check-up medico completo.
Solo ha fatto un esame ecografico a tutti gli organi interni, che fortunatamente sono risultati sani e non contaminati in modo irreversibile dalla sua alimentazione, che però gli ha causato un’anemia acuta. La visita, inoltre, non ha evidenziato problemi né ai polmoni né al cuore, ma sono presenti delle ulcere alla bocca, causate probabilmente da un’infezione. Ora sono stati effettuati nuovamente i prelievi completi, sia per le malattie infettive che per verificare lo stato generale di salute in generale.
Ora per Solo la strada è tutta in salita: il suo percorso di cure sarà lungo, ma gli angeli blu dell’OIPA di Siracusa si stanno prendendo cura di lui: il loro amore e le loro attenzioni hanno fatto in modo che nonostante il trauma subito, recuperasse la fiducia nelle persone e tornasse a sorridere.
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23/01/2019
DIMENTICATO IN UN TERRAZZO, COSTRETTO DALLA FAME A NUTRIRSI DELLE PROPRIE FECI, SPARSE OVUNQUE: GLI ANGELI BLU DELL’OIPA DI SIRACUSA SALVANO SOLO, UN METICCIO RIDOTTO A PELLE E OSSA
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Uno, due, tre e quattro. Quattro mura, solo quattro nudi muri di cemento che lo imprigionavano in una solitudine che lo logorava dentro, proprio come la fame e la sete che ormai l’avevano totalmente consumato, tanto da spingerlo a nutrirsi delle sue stessi feci ed urine, così tante che formavano un tappetto nauseante. Dimenticato e lasciato a morire su un terrazzo, Solo non aveva neanche una cuccia per sfuggire ai penetranti raggi del sole, che non gli lasciavano scampo, non un riparo per coprirsi dalla pioggia continua, solamente qualche ciotola vuota, rinsecchita ed usurata dal sole.
Succede nella provincia di Siracusa dove, a seguito di una segnalazione, gli angeli blu dell’OIPA di Siracusa si sono subito mobilitati e, grazie all’intervento dei vigili urbani, del responsabile riguardo il randagismo del comune in questione e ai veterinari dell’Asp, sono riusciti a liberare Solo da quella terribile prigionia. Non sappiamo da quanto tempo fosse recluso in quello stato, ma una volta liberato Solo era ormai un mucchio d’ossa, distrutto non solo fisicamente ma anche psicologicamente, come attestano le sue urla di paura e confusione prima della visita veterinaria d’emergenza fatta sul luogo.
In una prima visita d’emergenza sono stati svolti i primi esami fondamentali, con calma e attenzione visto il grande stato di paura, confusione, magrezza e i problemi a deambulare di Solo. Adesso lui non è più “solo”, perché al suo fianco ci sono gli angeli blu dell’OIPA di Siracusa, che lo aiuteranno a imboccare un lungo percorso riabilitativo, che comprenderà un check-up completo per verificare il suo stato di salute, analisi veterinarie tra cui diverse ecografie per monitorare lo stato di salute di reni e fegato, probabilmente compromessi per il “nutrimento” a cui ha attinto finora. Verrà intrapresa una cura ricostituente, con successive sedute riabilitative da parte di un comportamentista.
