Comunicato stampa
14 marzo 2025
A seguito dell’intervento delle Guardie Zoofile dell’OIPA di Genova presso una fattoria del genovese, avvenuto nel 2023, erano stati sequestrati 69 animali detenuti in condizioni ritenute non conformi. Recentemente, si è appreso che alcuni degli animali sequestrati sono stati abbattuti su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Alla luce di alcune affermazioni che mettono in discussione l’operato delle Guardie Zoofile dell’OIPA e la serietà della stessa associazione, rilasciate dai proprietari della fattoria coinvolta – attualmente indagati per la detenzione degli animali – e pubblicate in un articolo de “Il Nuovo Levante” in data 13 marzo 2025, precisiamo quanto segue:
- Le decisioni sul sequestro e sulla sorte degli animali non spettano all’OIPA
Le Guardie Zoofile dell’OIPA, che pure sono guardie giurate e dunque pubblici ufficiali con funzioni di polizia giudiziaria, non hanno potere decisionale sulla convalida di un sequestro, che rimane in capo all’Autorità Giudiziaria. Nel caso in particolare, le Guardie Zoofile dell’OIPA di Genova hanno effettuato un sopralluogo a seguito di una segnalazione della ASL, riscontrando (e documentando) criticità nella detenzione degli animali tali da segnalare la situazione alle autorità competenti. Il successivo sequestro è stato disposto e convalidato dall’Autorità Giudiziaria, che ha poi affidato il caso ai Carabinieri Forestali e all’ASL. L’abbattimento degli animali, che pure rappresenta per l’OIPA un esito indesiderabile e drammatico, è stato deciso esclusivamente dagli enti preposti, in conformità alle normative vigenti, senza alcun coinvolgimento dell’OIPA in questa fase.2. Le affermazioni diffamatorie saranno perseguite nelle sedi opportune
Le insinuazioni contenute nell’articolo, che accusano l’OIPA di agire per interesse economico, sono totalmente infondate e diffamatorie. L’OIPA si riserva di tutelare la propria immagine e quella delle sue Guardie Zoofile in tutte le modalità consentite dalla legge.3. Trasparenza della raccolta fondi
Ogni raccolta fondi avviata dall’OIPA è documentata e gestita con la massima trasparenza. I fondi vengono destinati unicamente al benessere animale e sono soggetti a rigidi controlli amministrativi. In questo caso specifico, i fondi raccolti (insieme a ulteriori risorse economiche messe a disposizione direttamente dall’OIPA) sono stati impiegati per l’acquisto di cibo da destinare agli animali posti sotto sequestro, e in particolare: 10 sacchi di fioccato per cavalli da 30 kg; 10 sacchi di mangime per galline e polli da 25 kg; 15 sacchi di mangime per bovini da 25 kg e oltre 60 kg di mele.
Confidiamo che ogni eventuale futura discussione sulla vicenda si basi su fatti oggettivi e non su ricostruzioni infondate, che rischiano di ledere l’immagine e il lavoro svolto dalle nostre Guardie Zoofile, volontari qualificati che operano per la tutela degli animali. Auspichiamo che non si prosegua su una linea diffamatoria e che il dibattito sul benessere animale resti ancorato alla verità e alla tutela degli animali, che da sempre è il solo obiettivo dell’OIPA.
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