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Prima l’abbandono in pieno gennaio, poi lo schianto contro un’automobile e, subito dopo, il primo di una serie di interventi chirurgici non andati a buon fine, con successiva intenzione di reintroduzione in strada di una gatta visibilmente domestica, ancora in convalescenza post-operatoria con tanto di fissatore esterno, una serie di farmaci da assumere, priva di sterilizzazione e, per di più, con sospetta FELV positiva. E’ la tristissima e sconcertate storia di Molly, giovane e dolcissima gatta abbandonata insieme ad una cucciola e fortunatamente segnalata da una signora ai volontari dell’OIPA di Roma per un evidente problema ad un arto posteriore.
Si richiede allora l’intervento dell’ASL veterinaria e Molly avrebbe potuto cavarsela con circa un mese di degenza post-operatoria se soltanto fosse stata correttamente operata e, invece, per una frattura all’arto posteriore sinistro Molly è ancora bisognosa di cure a distanza di ben 2 mesi dall’incidente di cui è stata vittima.

Dopo il primo intervento sbagliato, infatti, non solo la gatta viene dimessa pochi giorni dopo aver subito un intervento ortopedico, una lunga serie di medicine da prendere e senza essere stata sterilizzata, ma l’intenzione era di ributtarla subito in strada e, se non vi fosse stato l’interessamento degli angeli blu dell’OIPA di Roma che l’hanno accolta in stallo per seguirla, Molly a quest’ora sarebbe già morta. Sì, perché dopo qualche giorno di convalescenza la veterinaria che medicava la gatta quotidianamente ha constatato che l’apparato metallico che teneva le ossa unite, è crollato e Molly ha dovuto subire ancora un ricovero, perché la zampa operata dall’ASL veterinaria era di nuovo gonfia e infetta.

E dopo mesi di terapie e ben altri 2 interventi chirurgici per riparare l’irrimediabile (amputazione prima parziale dell’arto e poi ancora taglio fino all’anca), finalmente le dimissioni dalla clinica dell’ASL con l’affidamento della gatta richiesto dai volontari dell’OIPA di Roma.

Oggi Molly è tripode, ma avrebbe potuto camminare ancora felicemente a 4 zampe se soltanto fosse stata curata decentemente, ma in fondo a lei cosa importa?

Lei oggi è felice perché nonostante la sua disabilità si è salvata grazie a chi l’ha sottratta alla mediocrità sanitaria, quella che non ammetterà mai a se stessa di aver sbagliato, perché tanto chi se ne importa se muore un animale in più o in meno, chi se ne importa se muoiono migliaia di animali sotto i ferri, non c’è interesse per le persone, figuriamoci per gli animali. Noi siamo numeri e gli animali sono ancora più numeri di noi, una catena infinita di esseri viventi che soffrono e muoiono ingiustamente per colpa di chi non sa o, più semplicemente, non ha gli strumenti o la voglia di fare decentemente il proprio mestiere.
Ancora una volta, i volontari dell’OIPA si sono sostituiti a chi per legge e competenza non dovrebbe uccidere lentamente gli animali per poi abbandonarli anche in strada quando non si può, uccidendoli per la seconda volta.

Gli angeli blu dell’OIPA di Roma le ripeteranno nuovamente un test specifico per accertarsi sulle sue condizioni di salute dal momento che, purtroppo, Molly è risultata anche positiva alla FELV, ma per continuare ad accudirla come necessita, chiedono aiuto a chiunque possa offrire un contributo economico per le sue cure.

Tutti insieme possiamo aiutare Molly e i volontari dell’OIPA di Roma, che con grande difficoltà e molte spese stanno affrontando le sue cure. Anche un piccolo contributo sarà utile non solo per Molly, ma anche per tutti gli altri animali tuttora ospitati dai volontari.

Ovviamente Molly cerca un’adozione speciale, non sarà facile trovarle casa essendo una micina FELV positiva.

Per informazioni su Molly, gli aiuti da offrire e la sua adozione: OIPA Italia sezione Roma e provincia; Tel. 06 93572502 – roma@oipa.org

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