Là fuori dalle nostre case non c’è solo un mondo di “cattivi”, come tanti programmi televisivi vorrebbero farci credere, o meglio, come siamo indotti a credere visto che anche nei tg quello che fa notizia è solo “il negativo”. Per infonderci un po’ di fiducia nel futuro, dovremmo fare ogni giorno un “bagno di positività”, perché al mondo non c’è solo il male e i demoni, ma anche tantissime persone desiderose di prestare la propria opera e il proprio tempo a servizio degli altri, della natura e dell’ambiente.
La nostra pillola di positività oggi proviene direttamente dalla capitale, dove da più di 4 anni Lulù, cagnolina schiva e impaurita, viveva da randagia. Alle sue spalle una storia di disagio sociale a causa della quale era stata catapultata da un giorno all’altro in mezzo alla strada, costretta a rovistare tra la spazzatura per sfamarsi.
Nel suo continuo vagabondaggio, tuttavia, ha avuto la fortuna di imbattersi nelle volontarie dell’OIPA di Roma, che avvistandola trascurata e in evidente difficoltà, si sono immediatamente attivate per il suo recupero. Munite di gabbia trappola, si sono recate sul posto in cui era solita stazionare e dopo alcuni tentennamenti Lulù, tentata da golosi bocconcini, è entrata.
Inizialmente diffidente e timorosa, una volta compreso che nessuno aveva intenzione di farle del male, Lulù si è rivelata una cagnolina docile e affettuosa e, con grande sorpresa, dai controlli effettuati è emerso che era microchippata. Uno strumento di riconoscimento fondamentale per risalire al proprietario e che nel suo caso le ha cambiato la vita, perché proprio grazie al microchip gli Angeli blu sono riusciti a ricongiungerla con la famiglia, riportandola finalmente a casa.