L’uomo che ha impiccato il suo cane in pieno giorno, all’interno del Parco dell’Aniene a Casal de’Pazzi (RM), motivando l’atroce gesto con il fatto che l’animale era diventato feroce e ingestibile, dovrà ora rispondere alle accuse di uccisione di animale, che costituisce reato penale art. 544 bis punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni.
L’Oipa interverrà, anche in questo caso, come parte attiva nel procedimento penale, depositando una denuncia e costituendosi parte civile nel processo.
Ad oggi, non è più accettabile che gli animali debbano e possano ancora subire tali crudeltà. È arrivato davvero il momento di inasprire le pene riguardanti il loro maltrattamento e la loro uccisione, perché ogni essere senziente va tutelato e nessuno ha il diritto di fargli del male e chi lo fa è da considerarsi socialmente pericoloso.