I volontari OIPA hanno partecipato alla seconda edizione della “Marcia globale per i leoni” tenutasi a Piazza del Popolo in contemporanea con altre città del mondo. In Sudafrica i leoni vengono appositamente e legalmente allevati sin da cuccioli, come degli animali domestici, per poi essere destinati a false “battute di caccia”.

Le leonesse (anche loro allevate da persone senza scrupoli) vengono forzate, ricorrendo all’uso di cure ormonali, a partorire il maggior numero di cuccioli possibile. I piccoli leoncini verranno sottratti alla mamma, allattati artificialmente e “coccolati” a pagamento dai turisti, che grazie al “servizio” offerto hanno anche la possibilità di passeggiare e interagire insieme a loro. Appena adulti e abituati alla presenza dell’uomo, i leoni vengono spostati e chiusi in un recinto (o in una “riserva”), spesso drogati, ed infine, dietro lauto compenso, uccisi con fucili oppure con arco e frecce. Decapitati, la loro testa sarà mostrata come “trofeo di caccia”, mentre le loro ossa saranno vendute in Cina, immesse nel mercato per l’uso nella medicina tradizionale in sostituzione di quelle di tigre.

E’ il Canned Hunting, che viene spacciato per conservazione della specie.

I volontari OIPA hanno protestato a Roma insieme a tante associazioni sparse in tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica contro un crimine insensato perpetrato ai danni di una specie animale il cui numero di esemplari si sta riducendo sensibilmente proprio a causa di questa folle caccia.