“Un bel giorno incontrerai una famiglia meravigliosa e anche per te ci sarà il lieto fine”, lo auguriamo a tutti gli animali che troviamo abbandonati, ma non sempre questa speranza si avvera. Stavolta Artù (ora Remy) ha avuto fortuna, dopo tanto dolore, tanta rabbia, tanti appelli inascoltati, articoli di giornale, interventi sanitari, Artù/Remy il gatto malatissimo ed ignorato dalle istituzioni e dai cittadini, ha trovato la sua serenità, la sua casa, la sua affettuosa e amorevole famiglia.

 

I volontari che si sono adoperati con tutte le loro forze per la salvezza di questo dolcissimo gatto sono profondamente emozionati per questo lieto fine non scontato e ringraziano di cuore tutti coloro che hanno sostenuto Artù con tante generose donazioni necessarie alle sue cure.

LA STORIA DI ARTU’

29 giugno 2018 – LA VERGOGNOSA INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI DI FRONTE ALLA SOFFERENZA DI ARTU’: DIVORATO DA UN TUMORE ALLE ORECCHIE, SI AGGRAPPA ALLA VITA CON TUTTE LE SUE FORZE. AIUTALO ANCHE TU INSIEME AGLI ANGELI BLU DELL’OIPA DI ROMA

“Se non è iscritto ad una colonia felina non possiamo curarlo”: così è stata liquidata dall’ASL Roma 4 la segnalante di Artù, dolcissimo gatto randagio recuperato nel comune di Capena in gravissime condizioni di salute, con un evidente tumore alle orecchie. Ancora una volta, l’istituzione preposta a garantire le cure veterinarie agli animali randagi nega il soccorso motivandolo sulla base di procedure burocratiche assolutamente prive di senso. Perché se il randagio è iscritto ad una colonia felina registrata, allora può essere curato, diversamente se è sempre randagio ma “anonimo”, cosa che accade sempre quando viene scaricato in strada o se proveniente da una cucciolata abbandonata, può crepare di dolore.

“L’interpretazione della normativa da parte di questa Asl è preoccupante, dichiara Claudio Locuratolo, Coordinatore delle Guardie dell’OIPA di Roma, visto che la Legge regionale 34/97 è molto chiara e invalida qualsiasi delibera che la contraddica. Se l’animale randagio è ferito o malato sta alla Asl e al Comune intervenire in sinergia per prestargli le debite cure, non si può scaricare tale incombenza sull’associazionismo. Ed è oltretutto assurdo che si pretenda l’iscrizione a colonia felina di un animale in gravi condizioni, che durante l’iter burocratico potrebbe ragionevolmente morire”.

Inoltre, la veterinaria ASL interpellata dalla segnalante, non si è degnata neppure di verificare personalmente le condizioni dell’animale, delegando direttamente le cure ai volontari dell’OIPA di Roma, che ovviamente di fronte all’estrema sofferenza di Artù non hanno potuto chiudere gli occhi.

Divorato da un tumore esteso alle orecchie, Artù è stato condotto presso la clinica della Fondazione Prelz di Campagnano, che fortunatamente si è occupata dell’intervento chirurgico a titolo gratuito. Artù era in condizioni molto critiche, ma valutando le sue risorse, i veterinari hanno deciso di procedere comunque con l’asportazione dei padiglioni auricolari, lesionati gravemente dal carcinoma squamocellulare e con un intervento di castrazione.

Preso in custodia dagli angeli blu dell’OIPA di Roma, Artù è stato  immediatamente sottoposto ad un’accurata visita oncologica che, purtroppo, ha sentenziato delle lesioni precancerose (cheratosi attinica) anche intorno agli occhi ed al naso. Non solo, dalle analisi complete si è accertato che il gatto era affetto da FIV e presentava una marcata anemia e leucocitosi che determinava l’impossibilità di cure chemioterapiche e chirurgiche.
Gli angeli blu decidono allora di ricoverare Artù in una struttura veterinaria, dove il micio riceve le dovute cure e supporto alla forte astenia.

Dopo aver trascorso ben 2 settimane ricoverato dentro una gabbia, Artù è stato finalmente dimesso e inizialmente accolto presso la sede dell’OIPA di Roma e oggi, grazie ad una persona che si è offerta di ospitarlo, Artù sta ricevendo tutte le attenzioni e l’affetto di cui ha bisogno. Purtroppo i veterinari non hanno prospettato un’aspettativa di vita molto lunga per lui e, pur essendo ancora molto debilitato, il dolcissimo Artù si sta aggrappando alla vita con tutte le sue forze.

Chi desiderasse offrire la propria solidarietà per garantire le cure per il dolcissimo Artù, può donare anche un piccolo contributo, sarà un dono prezioso per mostrare la propria vicinanza ad un micio che non solo è stato molto sfortunato, sicuramente abbandonato vista la sua estrema dolcezza, ma che è rimasto coinvolto in una tristissima storia di mediocrità sanitaria che ci lascia, ancora una volta, con una grande amarezza nel cuore.

Per informazioni su Artù: Rita Corboli, Delegata OIPA Italia sezione Roma e provincia; Tel. 06 93572502 – roma@oipa.org

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