Progetto Felix
La disabilità felina non un limite, ma una ricchezza da cui imparare. Felix e il progetto dell'OIPA di Modena per i gatti diversamente abiliChi lo direbbe che al mondo esistono degli animali davvero speciali, capaci stupire anche l’immaginazione più fervida? Animali che hanno avuto la fortuna d’imbattersi in persone altrettanto speciali, in grado di andare oltre una ristretta visione tramandata dalla tradizione del “si è sempre fatto così” e che spesso viene trasmessa anche dalla pratica veterinaria secondo la quale un gatto incidentato che perde l’uso delle zampe posteriori andrebbe soppresso. Una visione indubbiamente specista che limita il godimento di alcuni diritti degli animali, poiché sappiamo bene che, qualora al posto del gatto vi fosse un umano, non si ammetterebbe mai e poi mai una fine del genere ma si farebbe di tutto per garantire la sopravvivenza di una vita che può proseguire anche senza l’impiego degli arti inferiori. Perché noi umani sì e gli animali no?
Da semplici domande che tanti spesso si rifiutano di porsi solo per pigrizia o perché “si è sempre fatto così”, scaturiscono delle possibilità dapprima impensabili. L’assenza di risposte logiche porta le persone più sensibili, e spesso anche più audaci, a ragionare e a sperimentare nuove strade.
LA STORIA DI FELIX, IL GATTO A TRAZIONE ANTERIORE
E hanno sperimentato nuove strade i volontari dell’OIPA di Modena quando hanno conosciuto Felix, un gatto che, in seguito a un incidente stradale accaduto nella provincia di Latina, ha riportato una lesione spinale che l’ha portato a una disabilità permanente. Per impedire che venisse soppresso, Felix fu adottato da Claire Cena, vice delegata dell’OIPA di Modena. Da allora, Claire e Felix sono diventati inseparabili e, nel tempo, il bellissimo micio è diventato la mascotte dell’OIPA di Modena: una piccola celebrità in Italia cui sono stati dedicati diversi articoli sui giornali e interviste in tv. Nel 2019 è stato pubblicato il libro intitolato Felix, la storia del gatto a trazione anteriore, il cui ricavato va interamente in beneficenza all’OIPA di Modena. Come tutte le celebrità che si rispettino, a Felix non potevano certo mancare una pagina Facebook (Felix il gatto a trazione anteriore) e un account Instagram (felix_trazioneanteriore).
IL PROGETTO PILOTA DELL’OIPA DI MODENA
Dall’incontro con Felix è nato il progetto dell’OIPA di Modena sulla disabilità felina, che dal 2015 si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo delicato tema ancora poco conosciuto. Tra i primi in Italia a divulgare su questo argomento, i volontari dell’OIPA hanno partecipato a tanti incontri, eventi sul mondo pet ed esposizioni internazionali feline in tutta Italia partecipando come “ospiti speciali”. Grazie al loro instancabile impegno, negli ultimi anni è nata una vera e propria rete di volontari che da nord a sud dedicano gran parte del loro tempo ai gatti “diversamente abili”. Tra questi non si intendono solo mici tripodi o ciechi, ma in particolare gatti paralizzati alle zampe posteriori e con vescica neurologica.
I PUNTI CARDINE DEL PROGETTO
Ma quali sono i punti cardine del progetto dell’OIPA di Modena? Innanzitutto sensibilizzare l’opinione pubblica affinché vi sia una sempre maggiore presa di coscienza sul fatto che questi mici, se accuditi correttamente, possono avere una seconda chance di vita. A tal proposito, i volontari s’impegnano a divulgare notizie riguardanti la gestione a livello pratico di un gatto con disabilità, sostenendo coloro che decidono di adottarne o stallarne uno. Tante volte, infatti, l’adozione viene pregiudicata dalla circostanza che le persone sono intimorite o non sono sufficientemente informate su alcune semplici azioni quotidiane come lo spremere una vescica o cambiare un pannolino. Ma nella gran parte dei casi è sufficiente mostrare loro come fare per dimostrare che non si tratta affatto di una gestione complicata così potrebbe sembrare a prima vista e che, anzi, sono rari i casi in cui è necessaria un’assistenza h24. I volontari si occupano anche di prestare assistenza telefonica e appoggio alle persone che si trovano improvvisamente a dovere gestire una situazione di emergenza (per esempio quando il gatto di casa cade dal balcone o viene investito).
Il progetto ha inoltre un’importante valenza educativa poiché, con la diffusione delle conoscenze acquisite e la promozione di conferenze cui partecipano veterinari esperti, si cerca di ribadire che l’eutanasia non deve essere la prima opzione consigliata per risolvere il “problema”.
ADOTTARE UN GATTO DISABILE È UN PO’ COME DIVENTARE GENITORI
Sono diversi i protagonisti del progetto, ognuno con una storia di sofferenza alle spalle. Oltre a Felix, che insieme al compagno Magic presenziano a tanti eventi ed esposizioni, c’è Miso, caduto dal balcone e rifiutato dai proprietari, Aise, investita come accaduto a Felix, e anche mici che hanno subito gravi maltrattamenti come Bluette, cui hanno sparato, e Sole, che è stata brutalmente picchiata.
Il rapporto che si crea con loro è qualcosa di assolutamente unico, poiché in cambio del nostro affetto questi esseri particolari ti danno tutto: amore incondizionato, riconoscenza, complicità.
Adottare un gatto disabile è un po’ come diventare genitori: nessuno “nasce imparato” e dunque la gestione si apprende piano piano, con amore e dedizione. Gli Angeli blu di Modena sono a disposizione per questo, per indicare la giusta strada a chi voglia adottare un gatto speciale.
COME SOSTENERE IL PROGETTO
CONTO CORRENTE POSTALE
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BONIFICO BANCARIO
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