Le piogge, il freddo, il buio che arriva presto non sono condizioni metereologiche favorevoli per i volontari che si occupano di randagi, che vanno sfamati quotidianamente e monitorati. Quando poi ci sono dei nuovi individui che si aggiungono ad un gruppo di gatti, l’impegno dei volontari si fa più gravoso perché spesso non sono sterilizzati.

I volontari dell’OIPA di Pisa in questo periodo sono alle prese con una colonia felina segnalata in una zona periferica della città in cui sono presenti alcune femmine intere. Aspettare i tempi imposti dall’Asl veterinaria non è possibile, perché nel frattempo le gatte rischierebbero di rimanere gravide ed è necessario intervenire subito.
A parole sembra semplice, ma nei fatti si tratta di rimanere appostati anche per ore, al freddo e spesso al buio, in attesa che la gatta prescelta, attirata dal cibo nella gabbia trappola, faccia scattare la porticina e possa essere portata in clinica.

Si tratta di un’attività di puro volontariato, che prevede non solo la necessità di organizzarsi per le catture, ma anche per il successivo stallo del micio dopo l’intervento, che ovviamente per alcuni giorni deve stare in casa al caldo per consentire alla sutura di rimarginarsi.
A questo impegno si aggiungono anche le cucciolate di gattini che anche in inverno vengono abbandonati nelle colonie in condizioni di salute precarie, spesso affetti da rinotracheite e bisognosi di cure.

Di aiuti da parte delle istituzioni non ce ne sono e gli Angeli blu di Pisa stanno facendo del loro meglio per assicurare la sopravvivenza dei mici randagi.
Oltre a sfamarli e proteggerli dalle malattie, hanno costruito anche delle casette e dei ripari di fortuna dove i mici possono trovare un po’ di conforto dal gelo. ma affrontare da soli i costi del cibo e delle spese veterinarie è molto difficoltoso, ecco perché contano sull’aiuto di tutti per poter continuare ad accudirli dignitosamente.

Chiedi info per gli aiuti da offrire ai volontari dell’OIPA di Pisa