Spesso quando bisogna catturare i gatti non sempre è fattibile con le gabbie automatiche. I gattini piccoli non fanno scattare la gabbia perché pesano poco, oppure quando c’è una colonia bisogna fare scattare la gabbia solo quando entra il gatto che ha necessità di essere sterilizzato o curato, e se entrano più gatti la gabbia rischia di scattare con il micio sbagliato.
In questi casi i volontari usano la gabbia con il filo, uno strumento che implica la necessità di rimanere a vista perché il filo non è lunghissimo, un aspetto che rende difficile le catture perché alcuni gatti si tengono ben lontani proprio a causa della presenza umana.
Esiste, però, un marchingegno messo a punto da un volontario del gattile di Carpi, in provincia di Modena, con il quale si possono catturare animali fino a un raggio di 400 metri. In inverno, ad esempio, sarà possibile stare dentro l’auto senza dover aspettare al freddo o sotto la pioggia in attesa che il gatto entri nella gabbia.
Inserendo un cellulare nella gabbia trappola, con una particolare app si potrà utilizzarlo come una webcam per vedere quando il gatto entra e fare scattare la trappola.
Oppure si può accendere la luce del telefono da remoto e fare emettere un suono per spaventare un gatto che non è l’oggetto della cattura e che potrebbe finire il cibo inserito.
Il dispositivo, molto utile per tutti i volontari che sono alle prese con gatti da catturare, consente di migliorare di gran lunga il loro operato e dopo averlo testato, la sezione di Pesaro Urbino ha deciso di donarlo alle volontarie del territorio che, instancabilmente e con grande dedizione, si occupano di catturare i gatti sul territorio al fine di curarli o sterilizzarli.