A corto di idee per il pranzo di Pasqua 2025? Ecco un esempio di menu vegan proposto da Vegolosi.it, il magazine online specializzato in ricette plant-based. Divertiti a sperimentare provando a seguire passo a passo i consigli della chef Sonia Maccagnola.

Primo piatto

Come primo piatto ti presentiamo una rivisitazione della ricetta super classica della pasta al pesto, solo che al posto del basilico useremo il tarassaco.  Ecco allora quali ingredienti ti serviranno e quale procedimento dovrai seguire per preparare la pasta al pesto di tarassaco.

Ingredienti

  • 320 g di spaghetti alla chitarra
  • 100 g di tarassaco
  • 30 g di mandorle
  • 20 g di pinoli
  • 60 g di olio extravergine d’oliva
  • 200 g di pomodorini
  • 4 cucchiai di pomodori secchi sott’olio
  • 1 pizzico di aglio in polvere
  • Sale e pepe

Procedimento

Nel bicchiere alto del minipimer versa il tarassaco sminuzzato grossolanamente con le mani, le mandorle e i pinoli, aggiungi sale, pepe, aglio in polvere e olio extravergine d’oliva. Inizia a frullare fino ad ottenere un pesto abbastanza liscio. Lessa la pasta in abbondante acqua salata, e una volta al dente, scolala tenendo da parte una tazza di acqua di cottura. Nel frattempo taglia i pomodorini in quarti e i pomodori secchi a striscioline.

In una ciotola capiente condisci la pasta con il pesto di tarassaco, i pomodorini, i pomodori secchi e acqua di cottura della pasta sufficiente ad ottenere un pesto cremoso. Impiatta e servi in tavola.

Secondo piatto

Scaloppine di seitan ai funghi

Come seconda portata ecco un must della cucina italiana: le scaloppine. Te le proponiamo oggi in chiave ovviamente vegana, a base di seitan e accompagnate da un contorno di funghi. Perfette per tutti i palati, le scaloppine di seitan ai funghi renderanno il pranzo di Pasqua una festa per tutti i commensali.

Ingredienti

  • 500 g di seitan
  • 600 g di funghi misti
  • ½ porro
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaino di rosmarino tritato
  • 2 cucchiai di amido di mais
  • 2 cucchiai di salsa di soia
  • Brodo vegetale
  • Sale e pepe

Procedimento

Inizia con l’affettare sottilmente il porro ben lavato e saltalo in un’ampia padella con un goccio di olio e lo spicchio di aglio tritato finemente. Nel frattempo pulisci molto bene i funghi e tagliali a cubetti non troppo piccoli. Unisci i porri e fai saltare a fiamma viva per un paio di minuti. Sfuma con un mestolo di brodo vegetale e lascia cuocere con un coperchio per una decina di minuti. Nel frattempo fai il seitan a fettine sottili e impanalo con un cucchiaio di amido di mais. Quindi, fai dorare in una padella con un filo di olio per 3-4 minuti per lato.

Sfuma i funghi con la salsa di soia e unisci l’amido di mais restante sciolto in mezzo bicchiere di acqua. Lascia cuocere per qualche istante in modo che si addensi la salsa e unisci le fettine di seitan. Copri il tutto con un altro mestolo di brodo vegetale e lascia cuocere per una decina di minuti in modo che il seitan si insaporisca bene. Completa quindi con il rosmarino fresco e il prezzemolo e servi le scaloppine lasciando il sughetto cremoso. Se gradisci, accompagna con patate arrosto.

Dolce

Concludiamo il pranzo con la versione vegan del dolce più famoso di Napoli, sua maestà la pastiera. Questo piatto tipico della tradizione pasquale porta con sé una serie di segreti di preparazione che ogni famiglia si tramanda da generazioni, ma, basta trovare delle alternative plant-based per conservare il gusto intramontabile della pastiera napoletana e rispettare il benessere animale.

Ingredienti

Per la frolla:

  • 200 g di farina 0
  • 60 g di zucchero di canna
  • 10 g di amido di mais
  • 15 g di farina di mais fioretto
  • 50 g di olio di semi di girasole
  • 75 g di latte di soia o altro latte vegetale
  • ¼ cucchiaino di lievito naturale a base di cremor tartaro
  • 1 pizzico di vaniglia in polvere
  • 1 pizzico di sale
  • una noce di margarina

Per il ripieno:

  • 230 g di grano cotto
  • 100 g di latte di soia
  • 100 g di tofu in panetto
  • 150 g di sciroppo d’acero
  • ½ cucchiaino di agar agar
  • 15 g di amido di mais
  • Scorza di ½ limone piccolo biologico
  • 40 g di canditi
  • ½ cucchiaino di acqua di fiori d’arancio
  • Zucchero a velo

Procedimento

Inizia con il versare in un pentolino il grano cotto e il latte di soia e cuoci il tutto a fiamma bassa fino a quando il latte di soia si sarà completamente asciugato, poi spegni la fiamma e lascia raffreddare completamente. In una ciotola versa la farina 0, l’amido di mais, la farina di mais fioretto, lo zucchero di canna, il lievito, la vaniglia e il sale e mescola. Aggiungi l’olio di semi e il latte di soia e impasta lo stretto necessario a ottenere un panetto omogeneo. Avvolgi la frolla nella pellicola e lasciala riposare per mezz’ora a temperatura ambiente.

Versa nel tritatutto il tofu e frullalo fino a ottenere una purea liscia, poi unisci lo sciroppo d’acero, l’amido di mais, l’agar agar, la scorza di limone e l’acqua di fiori d’arancio e frulla per amalgamare bene il tutto. In una ciotola mescola il grano con la pastella ottenuta e incorpora la frutta candita.

Stendi ¾ della frolla tra due fogli di carta forno con un matterello fino a ottenere un disco in grado di foderare il fondo e i bordi della tortiera. Imburra con una noce di burro di soia o margarina lo stampo e infarina bene, poi disponi al suo interno il disco di frolla. Rifila i bordi con una rotella tagliapasta o un coltellino ben affilato, bucherella il fondo con una forchetta e versa al suo interno il ripieno. Con la frolla avanzata ricava delle strisce larghe circa 1 cm e disponile sulla superficie della torta, formando il classico reticolo a rombi.

Cuoci la pastiera in forno statico preriscaldato a 170 °C per 60-70 minuti o fino a che la superficie sarà ben dorata. Una volta pronta spegni il forno, apri leggermente lo sportello e lascia raffreddare lentamente la pastiera prima nel forno, poi almeno una giornata a temperatura ambiente, prima di servirla cosparsa di zucchero e velo e tagliata a fette.

Tocco finale: l’aggiunta dell’uvetta darà un tocco ancora più goloso al dolce