L’attuale normativa vigente non riconosce ancora agli animali d’affezione una soggettività giuridica né la qualifica di esseri senzienti, capaci quindi di provare dolore, gioia, piacere, emozioni che, invece, oramai sono ufficialmente riconosciute come appartenenti agli animali da più discipline scientifiche.
Ecco perché anche i volontari dell’OIPA di Parma sono scesi in piazza Garibaldi il 30 settembre, in occasione della manifestazione nazionale sulla modifica del codice civile per gli animali d’affezione.
Mascherati da cani e gatti, i volontari hanno spiegato ai passanti gli obiettivi del presidio: chiedere che gli animali non siano più qualificati come “res” ossia “cose mobili”, semplici beni di proprietà come potrebbe essere considerata una casa o un’auto, ma che vengano una volta per tutte riconosciuti come soggetti di diritto.
Precisamente si chiede che l’attuale normativa, contenuta nel libro terzo del codice civile “Della proprietà” e sintetizzata in particolare dagli artt. 810, 812, 820, 923 cod. civ, che qualifica gli animali come “cose mobili” venga modificata introducendo un apposito titolo che espressamente definisca tutti gli animali come ESSERI SENZIENTI, conformemente a quanto già previsto dall’art. 13 del TFUE,