Tra gli animali sfruttati per diventare “il secondo” di tanti menù non ci sono solo maiali, mucche, vitelli, polli, ma anche i cavalli, il cui destino è pur sempre lo stesso delle specie considerate da “reddito”.
Quello che li distingue dagli altri animali condannati fin dalla nascita ad una vita di prigionia, è la differita del giorno che li attende al varco del mattatoio.
Nella gran parte dei casi, infatti, ai cavalli vengono risparmiate le atroci sofferenze cui sono sottoposti gli animali sfruttati negli allevamenti intensivi poiché tornano sempre utili agli usi e consumi umani.

Ma quando per qualche motivo non sono funzionali all’impiego prestabilito, anche loro sono destinati ad una triste fine, anche a pochi mesi dalla nascita, come stava accadendo a Mia, puledrina di appena 15 mesi che è scampata al macello solo grazie all’intervento dei volontari dell’OIPA di Padova.

Nata con una malformazione congenita che poteva essere risolta con un’operazione chirurgica fatta nei tempi giusti vista la sua giovanissima età, Mia è stata gravemente trascurata, costretta a vivere nella sporcizia, in un contesto degradato, malnutrita e privata delle cure più elementari.
L’incuria di cui è stata vittima l’ha portata ad uno stato di grave sofferenza causato da una contrattura flessoria alle zampe anteriori, una condizione che le provoca anche problemi di deambulazione.

Grazie all’appoggio degli Angeli blu di Padova ora Mia è al sicuro: ceduta ai volontari dell’OIPA, è stata condotta in una struttura dove è amorevolmente accudita insieme a tanti altri animali provenienti da situazioni di maltrattamento.
Viste le sue precarie condizioni di salute avrà bisogno di cure costanti, di buon fieno, e almeno una volta al mese necessiterà di un lavoro particolare del maniscalco.

Aiutaci a restituire a Mia tutto quello che le è stato negato, ogni contributo economico, piccolo o grande che sia, sarà utilizzato per le sue cure.

Info su Mia e gli aiuti da offrire