Tre piccoli sopravvissuti all’abbandono, buttati in un sacchetto di plastica, da allattare h24, una mamma gatta da curare con i suoi micini, e altri dieci cuccioli da accudire insieme a quindici cani adulti ospiti del loro rifugio.
I volontari dell’OIPA di Oristano non conoscono la noia: nella struttura ricavata da un ex mattatoio, che accoglie tutti gli animali che salvano dalla strada, c’è sempre un gran da fare.
I cuccioli soccorsi sono da allattare giorno e notte, la mamma gatta ritrovata insieme ai suoi micini è in condizioni pietose, magrissima e con delle ferite sul corpo e deve essere curata. Un altro piccolo di soli 2 mesi e mezzo recuperato qualche settimana fa è infestato di parassiti e va sottoposto a dei controlli sanitari.
Tra i cani ospiti c’è anche Nola, una femmina di pointer sequestrata tempo fa dalla guardie zoofile: ritrovata pelle e ossa, proprio ieri è stata male e condotta d’urgenza dal veterinario e dovrà essere curata per la leishmaniosi.
Ma non è finita qui, perché sul territorio gli Angeli blu accudiscono anche una decina di cani di quartiere, che hanno provveduto a sterilizzare e a sottoporre a tutti i test per salvaguardare la loro salute, e hanno in stallo anche alcuni mici bisognosi di cure, tra cui Alma, una dolcissima micia cieca e sorda che necessita di controlli periodici.
Provati dalla morsa del caldo e dalle fiamme di un incendio che per poco non è arrivato al rifugio, sono in seria difficoltà.
La bacchetta magica non c’è, sostegno dalle istituzioni nemmeno, ecco perché ogni aiuto conta. Puoi donare un contributo, o ancora meglio, una casa a uno dei dolcissimi 4 zampe che ospitano.
COME AIUTARE GLI ANIMALI DELL’OIPA DI ORISTANO
Ogni offerta, che sia grande o piccola, può fare la differenza per una vita. Puoi inviare la tua donazione con i seguenti dati:
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