I volontari non si tirano mai indietro quando gli animali hanno bisogno di voce, perché sono tante, troppe le ingiustizie e i maltrattamenti che sono costretti a subire in qualsiasi parte del mondo.
Domenica 11 settembre, i volontari dell’OIPA Milano si sono recati insieme alla PETA UK all’autodromo di Monza per protestare e per far conoscere alle persone giunte da tutta Europa per vedere il Gran Premio, la realtà che si cela dietro la crudele gara dei cani da slitta “Iditarod” che si tiene in Alaska ogni inizio marzo.
Perché proprio a Monza durante il Gran Premio? Perché la Liberty Media, società proprietaria di Formula 1, sponsorizza questa crudele e mortale competizione.
Sono numerosi gli episodi di maltrattamento e abuso sugli animali rilevati prima, durante e dopo la gara. I cani (ogni team è composto da 12 -16 esemplari) sono costretti a percorrere 1.700 km in circa due settimane in condizioni climatiche avverse, tra temperature ben oltre sotto lo zero, venti gelidi e bufere di neve, venendo portati allo stremo delle proprie forze fisiche e psicologiche e chi non ce la fa viene lasciato indietro perché non abbastanza performante.
Questi cani spesso si feriscono o si ammalano gravemente fino a morire, come già successo a più di 150 cani nel corso degli anni. La causa principale è polmonite da aspirazione, ovvero i cani muoiono soffocati dal proprio vomito per lo sforzo, e chi di loro sopravvivere porterà comunque con sé danni fisici permanenti o duraturi, come problemi polmonari, asma e ulcere gastriche.
Sono cani che vivono a catena anche quando non competono, dormendo all’esterno senza un riparo adeguato, spesso dei bidoni di plastica, isolati e senza possibilità di socializzare. E tutto questo per cosa? Per l’ego sfrenato dell’essere umano che sfrutta altri essere viventi per spirito di competizione.
Oltre alla protesta, l’OIPA International ha inviato una lettera al Presidente della Formula 1, Stefano Domenicali, a supporto della precedente richiesta dei colleghi della PETA, chiedendo che la Liberty Media, società proprietaria di Formula 1, ritiri le sponsorizzazioni alla gara, come già altre grandi aziende tra cui Exxomobil e Coca Cola hanno fatto. Sponsorizzare questa gara vuol dire promuovere abusi e crudeltà su chi dovrebbe invece essere considerato il mio amico dell’uomo e non ne va della reputazione di un’azienda conosciuta a livello mondiale.