Un’atmosfera cordiale, tante (e buone) pizze vegane, e un obiettivo in mente: il benessere di Red. Per lui i volontari dell’OIPA di Milano hanno organizzato un evento il 19 giugno con lo scopo di raccogliere fondi per le sue cure, e per l’acquisto di un carrellino che lo aiuterà a muoversi. All’iniziativa hanno partecipato molte persone che non possiamo fare altro che ringraziare ancora, e che speriamo non si dimenticheranno mai di Red.

Adesso Red farà un percorso di riabilitazione con carrellino seguito quotidianamente da una volontaria, le visite specialistiche saranno possibili grazie a chi ha partecipato a questa serata.

Per raccontarvi di Red, abbiamo deciso di lasciare a lui la parola:

“Ciao io sono Red! Ti va di conoscermi? Ti racconto un pò la mia storia. Sono un cane del sud, uno dei tanti, un cane da allontanare perchè c’è ne sono fin troppi in strada. I randagi come me vivono nelle zone isolate della città, alcuni si spingono anche oltre e invadono gli spazi degli umani. In realtà cerchiamo solo un posto sicuro, un po di cibo e acqua e fondamentalmente un po di pace dalla tortuosa vita da randagio. Non so come mi sono ritrovato ai bordi di una strada, tutto era confuso e frenetico. Ho conosciuto anche l’affetto degli umani una volta, ed è stato bellissimo sentirsi amato. Avevo del cibo e anche l’acqua e non bisognava faticare per trovarli. Poi mi sono ritrovato quegli stessi umani gridarmi contro e allontanarmi, anche se io non gli avevo fatto niente.

Io non volevo andare via, anche se era ormai chiaro che non ero più voluto. Mi sono nuovamente ritrovato solo, e la fame e la sete iniziavano a farsi sentire. Non c’era più un posto sicuro per me dove riposarmi, era tutto rumoroso e caotico, non sapevo cosa fare. Non c’è la facevo più, ero stanco. A un certo punto non so cosa succede, ma mi risveglio a terra con tanto dolore e cercavo di camminare ma non c’è la facevo. Il mio corpo era come una zavorra, pesante, come se qualcosa mi bloccasse al suolo. Non sentivo più la parte inferiore del mio corpo, avevo perso l’uso delle zampe! La paura mi bloccava persino il respiro!

Ma da un’auto che si accosta a me scende un’uomo, e mi si avvicina con cautela. Sentivo una voce dolce, e le sue mani che mi accarezzavano dolcemente. Tremavo, ma questa volta non di dolore, non di paura, tremavo perchè quella carezza mi scaldava il cuore, mi emozionava. Era un angelo blu dell’OIPA che mi ha salvato. Ora sono di nuovo pronto a sperare, vivere, amare.”

In un breve testo ho voluto raccontare l’esperienza traumatica e triste di Red.