Ospitalità e accoglienza sono le parole d’ordine della Cat House dell’OIPA di Milano, una casa rifugio a “misura di gatto” dove tanti mici con un passato difficile possono ritrovare un po’ di serenità nell’attesa di poter trovare una famiglia. L’accoglienza è legata per definizione ad un momento di transitorietà, di passaggio, perché si accoglie per poi consentire agli ospiti di ripartire.

In questo momento ad attendere di salpare verso nuove mete ci sono diversi mici, alcuni arrivati da poco. Tra le new entry c’è Mochi, gattino di 6 mesi ipovedente privo di un occhio, che dovrà subire l’intervento di enucleazione. C’è Sky, gatto di 2 anni abbandonato squallidamente in strada dentro il suo trasportino, e la piccola Mirtilla, ritrovata sperduta e terrorizzata.
In una casa rifugio che si rispetti poteva mai mancare una cucciolata? Nita, Nala, Lollo, Pepe, Bobo e Cubo, sono 6 fratellini abbandonati con gli occhietti ancora chiusi e allattati dai volontari.

Insieme a loro ci sono anche Speranza, gattina cieca, Patty, una simpatica gattona di 9 anni, Momo, 9 chili di dolcezza e sensibilità, e infine Elfo, un batuffolo di neve che per via di problemi urinari necessita di cibo specifico.

Accudirli secondo le loro necessità è molto impegnativo per gli Angeli blu, la gran parte sono arrivati in condizioni critiche e tuttora necessitano di cure speciali. A differenza dei cuccioli, gli adulti, soprattutto i più cagionevoli di salute e timorosi, non riescono a trovare casa nel giro di poco tempo.

Ecco perché c’è bisogno di una catena di solidarietà per garantire il loro sostentamento e affrontare le spese per le pappe specifiche, i farmaci e gli integratori utili per rafforzare il sistema immunitario.

Ognuno di noi può aiutare i mici della Cat House con un’offerta o un’adozione in famiglia.

Chiedi info ai volontari per adottare uno dei mici della Cat House