Per protestare contro all’emendamento che andrà in aula nei prossimi giorni, l’ennesimo regalo di Regione Lombardia ai cacciatori e bracconieri, i volontari dell’OIPA di Milano insieme a tante altre associazioni animaliste si sono riunite stamattina in un presidio sotto il palazzo della Regione, che ha intenzione di azzerare qualsiasi forma di contrasto del traffico illegale di richiami vivi per uso venatorio (regalando per di più 100 mila euro ai cacciatori).
Ma non solo: il Consiglio regionale vuole nuovamente farsi gioco di sentenze del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte costituzionale omettendo di individuare i valichi interessati dalla migrazione degli uccelli che vanno interdetti alla caccia.

La prima deregulation prevede già dalla prossima stagione venatoria la distribuzione ai cacciatori capannisti di sigilli identificativi dei richiami vivi che potranno essere rappresentati anche da fascette di plastica che nessuna norma nazionale o internazionale prevede per gli uccelli allevati e introduce una tolleranza del 10% per la misura degli anellini che di fatto li rende inidonei ad attestarne la lecita detenzione.
Un tale pasticcio normativo, già cassato dalle sentenze della giustizia amministrativa, se passasse rappresenterebbe il più grande regalo al bracconaggio fatto da un’istituzione: il traffico di decine di migliaia di uccelli catturati illegalmente (che rappresenta un business criminale milionario) avrebbe gioco facile con norme del genere, aumentando in modo esponenziale.

Per quanto riguarda i valichi, a fronte della necessaria istituzione e tutela di oltre trenta punti di passaggio della fauna migratoria già individuati sulla base di dati scientifici, dati storici e piani faunistici e pertanto conosciuti da decenni, la Regione si appresta a individuarne solo quattro, non ottemperando alle sentenze.

Le associazioni, con la lettera che verrà inviata ai consiglieri, diffidano dal trattare e dare voto favorevole agli emendamenti proposti in materia di caccia confidando nella loro lungimiranza, senso di legalità e desiderio di protezione della fauna selvatica.

* Le associazioni ambientaliste e animaliste che firmano il comunicato sono:
APE Natura, AVI, CABS, ENPA, Fronte animalista, GAIA Animali e Ambiente, GOL, Gruppo intervento giuridico, LAC, LAV, LEAL, Legambiente, LIPU, META, OIPA, Pro Natura, Task force animalista, WWF.