“È UN ANIMALE CHE VA TUTELATO, NON AMMAZZATO”: CARAMASCHI, SINDACO DI BOLZANO, RIFIUTA LA PETIZIONE PRO ABBATTIMENTO LUPI DELL’ASSESSORE SCHULER. L’OIPA INVIA UNA LETTERA AL SINDACO PER ELOGIARE QUESTO GESTO DI CIVILTÀ E SENSIBILITÀ

“Giù le mani dai lupi”: con queste parole l’OIPA aveva risposto alla petizione online, lanciata dall’Assessore provinciale di Bolzano Arnold Schuler, che chiede all’Europa deroghe che legittimino l’abbattimento dei lupi in Alto Adige. Una scelta amministrativa discutibile, sia per ragioni etiche, scientifiche ma anche istituzionali, che, proprio per questo, ha ricevuto un “no” da parte del primo cittadino di Bolzano che, in una conferenza stampa del 19 marzo, non solo ha annunciato che i moduli della petizione non verranno firmati, ma che il lupo è un animale che andrebbe tutelato e non ucciso. “Non è una minaccia ma una ricchezza da tutelare, se la sua presenza sul territorio rimane entro certi limiti. Per questo ho detto no alla petizione, promossa dall’assessore Arnold Schuler, inviataci perché raccogliessimo le firme in segreteria. Non credo che la via istituzionale scelta in questa circostanza, sia la più corretta. A mio avviso spetta alle associazioni e non alla Provincia promuovere simili iniziative”

“In merito alla Sua presa di posizione nei confronti della esecrabile richiesta avanzata dall’Assessore Provinciale Sig. Arnold Schuler relativa alla petizione da lui promossa contro i lupi in Alto Adige vorrei esprimerLe i sensi della nostra più profonda stima e un sentito apprezzamento sia per la Sua correttezza ed il Suo rigore istituzionale (un Comune non si può ridurre ad un banchetto per la raccolta d firme, neppure sotto diktat di un potente politico provinciale!) e ancora più per la sua considerazione di questi animali che, come Lei ha affermato, vanno difesi, protetti e soprattutto considerati come una ricchezza e non come un nemico da sterminare – ha scritto Massimo Comparotto, presidente dell’OIPA Italia, in una lettera rivolta al sindaco – Rispetto a quelli che Lei definisce “limiti” Le posso assicurare la nostra massima attenzione, anche a livello nazionale, ed il nostro tangibile impegno tecnico-scientifico nella partecipazione a progetti, gruppi di lavoro e proposte concrete, perché si possa raggiungere la tutela di questa specie e la pacifica convivenza, non solo auspicabile ma realmente possibile, con tutti gli abitanti della provincia di Bolzano”


LUPI A BOLZANO: “RICHIESTE PRETESTUOSE DA CAMPAGNA ELETTORALE E DIFFUSIONE DI UN INFONDATO STATO DI ALLARME GENERALE” L’OIPA PUNTA IL DITO CONTRO LA PETIZIONE PRO ABBATTIMENTO LUPI DI SCHULER E CHIEDE UN TAVOLO TECNICO PER UNA CORRETTA GESTIONE DELLA LORO PRESENZA

15/03/2018

La petizione promossa dall’Assessore della Provincia Autonoma di Bolzano Arnold Schuler, finalizzata alla concessione di deroghe che consentano l’abbattimento dei lupi in Alto Adige, non solo non offre alcun contributo serio alla gestione equilibrata del lupo, recentemente ritornato anche in quest’area, ma alimenta, in modo molto preoccupante, la diffusione di uno stato di allarme generale e di un atteggiamento negativo e profondamente scorretto nei confronti di questi animali” questo è il commento di Massimo Comparotto, Presidente nazionale OIPA, alla notizia della petizione lanciata in rete da Schuler “Da tempo siamo in contatto, attraverso il nostro delegato locale, con l’Ufficio Caccia della Provincia, a cui abbiamo già offerto la nostra piena collaborazione per sviluppare proposte concrete che aiutino la popolazione locale ad assumere un atteggiamento equilibrato e corretto rispetto alla presenza dei lupi, animali che tutti gli esperti e gli scienziati definiscono non pericolosi per la comunità umana. Oltre a valutare il comportamento dell’Assessore Schuler dal punto di vista legale, l’OIPA propone da subito un tavolo tecnico in cui siano affrontate le problematiche sollevate dalla petizione e in cui si inizi un lavoro di pianificazione seria e basata su criteri razionali e scientifici per garantire un’accoglienza adeguata al ritorno di questi meravigliosi animali, fondamentali per un ecosistema sano e vitale.”

Schuler, Assessore provinciale all’Agricoltura, alle Foreste ed alla Protezione Civile, ha infatti lanciato in rete alcuni giorni fa una petizione indirizzata all’Unione Europea in cui si chiede la riduzione delle misure di protezione del lupo in modo da consentirne l’abbattimento discrezionale in provincia di Bolzano. Gli argomenti portati a favore di questa richiesta sono i danni agli allevamenti, con conseguente abbandono delle malghe in quota, la minaccia costituita per le persone e gli effetti negativi per il turismo. Sottolineare la totale inconsistenza delle tesi di Schuler sarebbe ormai retorico, visto che qualsiasi esperto, nazionale ed internazionale, afferma esattamente il contrario. Va inoltre ricordato che gli allevatori sono ampiamente risarciti per ogni capo perso a causa delle predazioni di lupo ed orso, che la Provincia di Bolzano mette a disposizione già da anni fondi specifici per l’adozione di misure preventive (recinzioni, cani da guardiania ecc.), fondi peraltro pressoché inutilizzati, e soprattutto che i lupi, a detta dei massimi esperti, non hanno mai costituito né rappresentano una minaccia per le persone.

La mancanza di accettazione del ritorno del lupo sulle Alpi altoatesine è un problema culturale, non solo tecnico-gestionale, ed è frutto della mancanza di un intervento informativo e formativo, che deve essere mirato, costante e mantenuto fino a quando non si sia raggiunto un risultato apprezzabile nelle comunità locali” – commenta Claudio Calissoni, Delegato OIPA per Bolzano e provincia – “una gestione che evochiamo da anni e che potrebbe essere attuata senza alcuna difficoltà viste le competenze e le professionalità dell’Ufficio Caccia della stessa provincia e la disponibilità della nostra e di altre qualificate associazioni ad intervenire insieme ai nostri migliori esperti. Le richieste di  Schuler sono pretestuose, finalizzate palesemente ad evocare reazioni populistiche tese a garantirsi la rielezione alle imminenti elezioni provinciali più che a mirare ad una gestione razionale e non isterica della presenza del lupo nella nostra provincia Vanno inoltre stigmatizzate le modalità con cui l’Assessore sta promuovendo la sua anacronistica iniziativa: ci chiediamo innanzitutto se sia lecito l’utilizzo di mezzi, personale e canali istituzionali pubblici per diffondere la sua petizione, e quindi perseguire un suo tornaconto politico personale. Vorrei ricordare al Signor Schuler che è l’Assessore di tutti i cittadini sudtirolesi e non solo di contadini, cacciatori ed allevatori e iscritti al Bauernbund”.