La salute, si sa, passa anche da ciò che scegliamo di mettere nel piatto, ecco perché è importante sapere l’effetto che i vari alimenti hanno sul nostro organismo. In un Paese sempre più orientato al vegan – secondo i dati Eurispes nell’ultimo anno il numero di italiani che hanno scelto un’alimentazione priva di derivati animali è triplicato – e in una città punteggiata da ristoranti veg e supermercati bio, i momenti di incontro con gli esperti per approfondire un tema così sentito sono sempre più richiesti.
L’OIPA ha organizzato una conferenza mettendo in cattedra uno dei medici nutrizionisti più accreditati, la dott.ssa Michela De Petris, che ha posto l’attenzione sulle basi scientifiche della correlazione tra alimentazione vegetale e benessere: “La dieta è la variabile più importante nell’influenzare, nel bene e nel male, lo stato di salute. Il WCRF (Word Cancer Resarch Found) afferma che “Il 30-40% dei tumori può essere evitato con una dieta più sana” e il bello è che la dieta dipende solo ed esclusivamente da noi: siamo noi che decidiamo cosa mettere nel piatto. In più sappiamo che “stili dietetici a rischio peggiorano la prognosi di malattie già conclamate” (Int J Cancer, 2006) quindi l’alimentazione diventa a tutti gli effetti terapia e cura” sottolinea la dott.ssa De Petris.
Al suo fianco l’atleta Massimo Brunaccioni, vice campione mondiale Natural Bodybuilding, ha sfatato il mito secondo il quale una dieta priva di derivati animali non è adatta per chi pratica sport ad alti livelli.“L’alimentazione vegana è spesso messa in discussione soprattutto quando si associa allo sport. Quante volte abbiamo sentito che per mettere muscoli servono le proteine animali e che senza carne non si può andare da nessuna parte? Gli ultimi studi dicono altro. I fatti dicono altro – spiega Brunaccioni – Sempre più atleti decidono di escludere dalla propria alimentazione cibi di derivazione animale con risultati fantastici. Vegan e sport non solo si può, ma si deve per noi, per i nostri amici animali e per il pianeta che ci ospita”.
La conferenza è stata introdotta dal presidente OIPA Italia, Massimo Comparotto.