Comunicato stampa congiunto
20 giugno 2024

LA NATURE RESTORATION LAW DIVENTA REALTÀ ANCHE GRAZIE ALLA SOCIETÀ CIVILE

Trentadue delle centinaia di associazioni che hanno aderito alla campagna #WeAreNature #RestoreNature a favore della legge sul ripristino della natura commentano all’indomani della sua approvazione: “Straordinaria mobilitazione per una legge che darà benefici alla natura, al territorio, all’agricoltura e alla lotta ai cambiamenti climatici e alla salute e benessere di tutti noi”

Trentadue delle centinaia di associazioni che hanno aderito alla campagna #WeAreNature #RestoreNature a favore della legge sul ripristino della natura commentano all’indomani della sua approvazione: “Straordinaria mobilitazione per una legge che darà benefici alla natura, al territorio, all’agricoltura e alla lotta ai cambiamenti climatici e alla salute e benessere di tutti noi.”

“L’adozione definitiva della Nature Restoration Law è un passo fondamentale per il futuro del Green Deal europeo, frutto anche di una mobilitazione italiana ed europea di associazioni, ricercatori, società civile per una campagna per la tutela della natura”.

Lo affermano le trentadue associazioni italiane (*) che hanno aderito alla campagna promossa da oltre 300 per l’approvazione della legge europea (o regolamento) per il ripristino della natura. Un’azione che si colloca nella più generale mobilitazione europea a sostegno della legge.

Sette milioni di cittadini raggiunti in Italia, 1 milione di cittadini firmatari della petizione europea, 6mila scienziati, oltre 100 grandi imprese europee e centinaia di Ong sono alcuni dei numeri della mobilitazione, che ha contribuito all’approvazione della legge, evento paragonabile per importanza a quella delle direttive Habitat e Uccelli.

“Vi sono almeno due aspetti di questa vicenda – dichiarano le associazioni – che vanno evidenziati. Il primo è il segnale dato dalla società civile, che ha espresso fortemente il bisogno di centralità della natura e dell’ambiente in genere rispetto alle politiche europee come dimostrano le percentuali schiaccianti di cittadini dichiaratisi a favore della legge (con il 75% in Europa e ben l’85% in Italia, Sondaggio Savanta, 1-19 maggio 20241).

“Il secondo aspetto è il valore del provvedimento approvato, che nonostante sia stato indebolito nel corso della sua approvazione, ci permette di aggiungere agli strumenti protettivi rappresentati dalle direttive Uccelli e Habitat uno strumento proattivo, con cui poter intervenire positivamente sulla natura laddove, a causa degli impatti antropici eccessivi, si è ammalata. L’opera di ripristino prevista dalla nuova legge è vastissima, interessando almeno il 20% del territorio europeo terrestre e marino e, in ultima analisi, il 90% degli habitat minacciati, dalle zone umide, al mare agli ambienti agricoli, alle città, oltre che agli insetti impollinatori, agli uccelli, alla biodiversità in genere, in un arco di tempo che va da qui al 2050.

“Ai grandi benefici che deriveranno per la natura si aggiungono quelli per la lotta ai cambiamenti climatici. – continuano le associazioni – Rilevanti dovranno essere, infatti, gli interventi di ripristino della connettività dei fiumi e delle funzioni naturali delle pianure alluvionali, con importanti ricadute positive sulla prevenzione del rischio geo-idrologico.”

Il regolamento prevede, inoltre, azioni a favore degli impollinatori e per ristabilire gli equilibri ecologici nelle campagne in accordo con i principi dell’agroecologia, di cui sempre più numerosi studi scientifici dimostrano il valore sia per la sostenibilità ambientale che economica per le aziende.

“Il 22 aprile scorso, in occasione della Giornata della Terra – concludono le associazioni – avevamo inviato un appello al Governo italiano invitandolo al sostegno della Nature Restoration Law. Nessuna risposta è giunta, salvo la conferma della sua opposizione alla legge. Ora l’Italia, dopo il voto contrario alla legge nelle sedute del Consiglio dei Ministri Europei dell’Ambiente, deve voltare pagina, anche considerando il carattere vincolante del regolamento approvato, e avviare la predisposizione dei piani attuativi della legge per la sua applicazione, prestando ascolto alla società civile in modo più serio ed ampio di come sia avvenuto finora.

Le nostre associazioni continueranno nel loro impegno perché questo accada”.

1 https://www.restorenature.eu/File/Citizens-survey-nature-biodiversity-NRL-EU.pdf

(*) Elenco delle associazioni aderenti

Actionaid
AIDA – Associazione Italiana di Agroecologia
AITR – Associazione Italiana Turismo Responsabile
Altura
Apinicittà aps
CIPRA
CIRF – Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale
Cittadini per l’Aria
CIWF Italia
ENPA
Federbio
Forum Salviamo il Paesaggio – Difendiamo i Territori
Free Rivers
Greenpeace Italia
ISDE- Medici per l’Ambiente Italia
Italia Nostra
LAV
Lega abolizione caccia – LAC
Legambiente
Leidaa
Lipu – BirdLife Italia
MareVivo
Mountain Wilderness
OIPA
Pro Natura
Rete Semi Rurali
Slow food Italia
Terra!
The good lobby
Touring Club Italiano
VAS – Verdi Ambiente e Società
WWF Italia

NOTE

https://www.restorenature.eu/File/Citizens-survey-nature-biodiversity-NRL-EU.pdf

 

Informazioni per la stampa per Oipa (recapiti non pubblicabili):

Ufficio stampa Oipa
3204056710
press@oipa.org

  Canale Telegram Oipa media

Canale WhatsApp Oipa media

Archivio dei comunicati Oipa