IL “RIFUGIO DI NELLA” DELL’OIPA DI GROSSETO

DA UNDICI ANNI UN PORTO SICURO PER CANI E GATTI VITTIME DI MALTRATTAMENTI
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​A Follonica, in provincia di Grosseto, c’è un’oasi nel verde dedicata ai cani e gatti maltrattati e a quelli in cerca di una casa. È il “Rifugio di Nella”, dove Katia Saragosa, delegata dell’OIPA di Grosseto, insieme a un affiatato gruppo di volontari opera da undici anni per accogliere e trovare una casa agli animali più sfortunati.

Inaugurato a maggio 2019 dopo diversi anni di attività sul campo e un faticoso lavoro di pulizia del terreno, prima dismesso e ricoperto di rifiuti, il “Rifugio di Nella” è dedicato alla memoria di una gatta anziana trovata con tre buchi nel corpo e salvata grazie al tempestivo intervento dei volontari dell’OIPA.

UN’OASI DI PACE IMMERSA NEL VERDE

Costruito su un terreno di circa 1.100 metri quadrati donato da Ilaria Corsi, volontaria e socia OIPA, è interamente dedicato agli animali più bisognosi d’aiuto, soprattutto a quelli più anziani e malati che difficilmente vengono adottati.

Al rifugio di Nella vengono accolte anche le cucciolate da svezzare e i gatti di colonia da sterilizzare e reimmettere sul territorio, un lavoro che i volontari svolgono in sinergia con alcune Amministrazioni comunali, come Scarlino e Gavorrano, con le quali è stata stipulata un’apposita convenzione per la gestione delle colonie feline.

Attualmente ospita circa quaranta gatti, tra adulti, anziani e cuccioli; vi è anche una parte dedicata ai cani, circa sei, con alcuni box e il recinto di sgambamento, e un’area adibita alla degenza, fondamentale per ogni emergenza e per accogliere i gatti di colonia in attesa di sterilizzazione dopo la cattura.

Oltre ad avere un locale adibito a sede delle guardie zoofile OIPA, guidate dal coordinatore provinciale Fabio Tromboni, nell’area vi è anche uno spazio dedicato agli eventi e agli incontri tra le associazioni del territorio. Il Rifugio di Nella nasce difatti anche come luogo di sensibilizzazione e di formazione e ospita anche iniziative per le persone con disabilità, gli anziani e i ragazzi.

Grazie al contributo di tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e all’ammirevole caparbietà di Katia e dei volontari che vi hanno lavorato instancabilmente, a Follonica, in via Cassarello, c’è finalmente un’oasi di pace per gli animali vittime di maltrattamenti e per quelli in attesa di una famiglia.

IL GRUPPO DEI VOLONTARI

Con circa duecento gatti che transitano durante l’anno e i cani cui trovare una casa, molti dei quali in arrivo da altre sezioni OIPA in difficoltà, per mandare avanti la struttura c’è bisogno di una vera e propria squadra di volontari operativi, che a Grosseto sono circa una ventina, ognuno con un suo compito.

Oltre a Katia, delegata dell’OIPA di Grosseto e responsabile del rifugio, ci sono Silvana, responsabile delle adozioni dei cani, Ilaria, responsabile per l’adozione dei gatti, Claudia, che si occupa delle cure mediche, e Marzia e Federica, che seguono i rifornimenti di cibo e materiali utili. I lavori di manutenzione, infine, sono affidati a Mina, a Manola e a Elena che, insieme a Guerrino e a Fabio, sono subito pronti a mettersi all’opera.

Attorno a questo affiatato gruppo di volontari tanti altri fanno i turni a seconda delle necessità e, ovviamente, ci vuole anche qualcuno che segua le email e i contatti con gli utenti, come Francesca, e chi alimenti i canali social, come Valentina, che si occupa di gestire il profilo Instagram.

Non appena c’è bisogno di aiuto o si libera qualche box, i volontari di Grosseto sono sempre disponibili ad aiutare altri colleghi OIPA in difficoltà, come hanno fatto con diverse sezioni, tra cui l’OIPA di Salerno, di Teramo, di Lamezia Terme e di Siracusa.

GLI OSPITI A QUATTRO ZAMPE

Oltre ad alcuni cuccioli provenienti dalla sezione OIPA di Lamezia Terme, salvati insieme alla mamma, due cani aspettano una famiglia da tanto tempo. Uno di questi è Paprika, una cagnolina che, dopo essere arrivata a Firenze dal sud Italia, è stata rifiutata dagli adottanti perché “troppo grossa”, una delle solite scuse che vengono accampate quando si adotta con troppa superficialità. Giunta in stallo a Massa Carrara, era poi arrivata al rifugio dell’OIPA di Grosseto, trovando in seguito un’adozione. Ma anche quest’ultima, purtroppo, è andata male. Gilda non era ben seguita e veniva lasciata fuori in giardino. Così ora si trova di nuovo al rifugio in attesa di essere notata.

L’altra cagnolina è Gilda che, come Paprika, ha una storia molto tribolata alle spalle. Dopo l’abbandono e il viaggio della speranza dal sud Italia verso Siena, fu rifiutata appena sei ore dopo il suo arrivo, a soli quattro mesi di età. Accolta da un’altra persona insieme alla propria cagnolina, per problemi di convivenza con quest’ultima e di una gestione non proprio corretta, Gilda è arrivata al rifugio molto intimorita e diffidente verso le persone e verso i cani maschi. Grazie alla pazienza dei volontari, ora è migliorata, ma ha bisogno di prendere confidenza con chi non conosce. Purtroppo questa cagnolina sembra perseguitata dalla sfortuna poiché di recente ha dovuto subire anche un’operazione d’urgenza per via di un forasacco che le aveva provocato una grave infezione addominale. Di nuovo in forma e ancora giovanissima, ha solo un anno e mezzo, si spera che Gilda possa trovare al più presto quella serenità che non ha ancora conosciuto.

Tra gli ultimi arrivi, infine, c’è Vienna, una bellissima cagnolona trovata abbandonata in Calabria dove ha partorito otto cuccioli in un contesto di estremo degrado. Dal momento che due piccoli erano stati avvelenati, i volontari dell’OIPA di Lamezia Terme hanno recuperato i restanti sei insieme alla mammina ma, non avendo più stalli né pensioni a disposizione dove poterli alloggiare, hanno chiesto aiuto all’OIPA di Grosseto. Probabilmente abbandonata proprio perché incinta, Vienna ha circa tre anni ed è una cagnolona abituata alla vita domestica. Molto socievole ed equilibrata, cammina tranquilla al guinzaglio e non appena vede un’auto si precipita subito al suo interno pronta a viaggiare.

Tra i gatti ospiti del rifugio, molti dei quali anziani e malati, l’ultima arrivata è Vinita, una gattina che aveva partorito in una scatola all’interno di un parcheggio situato proprio accanto a una strada ad alto scorrimento. Per evitare il peggio, è stata portata al rifugio dove i volontari l’hanno accolta insieme ai suoi piccoli e la stanno anche curando per un trauma alla coda.

Come è facile intuire, con tutti questi ospiti al rifugio non ci si annoia mai ma, anzi, c’è sempre tanto da fare e proprio per questo motivo sono benvenuti sia nuovi volontari sia aiuti economici o materiali (cibo, cucce, farmaci, coperte, eccetera), così da garantire tutte le cure necessarie al benessere degli animali.

COME SOSTENERE IL PROGETTO

Per sostenere il Rifugio di Nella o adottare uno dei randagi contatta la delegata Katia Saragosa / Tel. 327 9968836 / grosseto@oipa.org


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