Tendoni colorati, la promessa di spettacoli straordinari e di divertimento per tutta la famiglia. Il circo si presenta al pubblico come un luogo di meraviglia e magia, ma quando gli spettacoli coinvolgono gli animali, la realtà è che di magico e meraviglioso non c’è proprio niente.
Durante gli spettacoli, si vedono orsi in tutù che si tengono in equilibrio su monocicli, tigri che saltano in cerchi infuocati o elefanti che camminano in fila indiana sulle zampe posteriori, costretti a eseguire azioni innaturali e umilianti. Risultati, questi, che spesso vengono ottenuti attraverso lunghi addestramenti basati sulla coercizione.
Quando non si esibiscono, gli animali trascorrono la maggior parte della loro vita in gabbie o recinti angusti, privati della possibilità di muoversi liberamente ed esprimere i propri comportamenti naturali. Sono sottoposti a continui spostamenti da una città all’altra, esposti a temperature e condizioni di vita incompatibili con le loro esigenze.
Questa è la realtà del circo con gli animali, senza attenuanti o situazioni “migliori” di altre. Perché anche ammesso che non ci siano violenze e coercizione – come affermano a gran voce molti circensi – la privazione della libertà, lo stress e l’impossibilità di autodeterminarsi restano sempre innegabili. Senza contare le sofferenze fisiche e psicologiche legate a una vita lontano dal proprio habitat naturale e alla ripetizione per una vita intera di esercizi degradanti e umilianti, oltre che lontanissimi dalla loro natura. Non è raro che gli animali, piegati da questa schiavitù, manifestino comportamenti stereotipati, depressione e autolesionismo.
Sono sempre di più le persone che, fortunatamente, acquisiscono consapevolezza sulla questione. La sensibilità collettiva è cambiata, ed è sempre più evidente agli occhi del pubblico che questa forma di intrattenimento appartiene a un passato da lasciarsi alle spalle.
Le alternative al circo con gli animali esistono
Ovviamente, il “no” dell’OIPA riguarda solo gli spettacoli che coinvolgono gli animali! Per il resto, sosteniamo e anzi ammiriamo l’arte circense, fatta di doti straordinarie. La vera anima del circo è l’arte umana, e acrobati, clown e illusionisti possono dare vita a esperienze coinvolgenti.
Alcuni circhi, come il tedesco Roncalli Circus, intrattengono il pubblico con spettacoli tecnologicamente all’avanguardia, in cui i protagonisti sono ologrammi di animali che si esibiscono in numeri straordinari.
Sempre più Paesi nel mondo hanno vietato il coinvolgimento di animali nei circhi, riconoscendo che la sofferenza non può essere intrattenimento. L’Italia è in ritardo su questo fronte, ma la speranza è che sempre più persone riconoscano autonomamente l’importanza di porre fine a questa crudeltà. Boicottare il circo con gli animali è un gesto di rispetto, etica e civiltà a cui non possiamo davvero più sottrarci.