Si chiudono siti di interesse archeologico, si impedisce alle persone di passeggiare in zone a rischio all’interno di una città assediata dai randagi, ma niente si fa per discutere e risolvere seriamente un problema che diventa emergenza inderogabile solo quando accade una tragedia.

Accade a Gela, comune in provincia di Caltanissetta, dove soltanto lo scorso ottobre a causa del proliferare dei cani randagi due aree pubbliche sono state chiuse per motivi di sicurezza e il sindaco ha messo un’ordinanza per evitare la frequentazione di alcune aree periferiche della città considerate a rischio di “aggressione”, un rischio che purtroppo esiste quando i cani non sono accuditi e monitorati sul territorio e che non vale solo per le persone, ma anche per un’altra categoria di animali randagi, ancora più misconosciuta dalle Amministrazioni comunali.

C’è qualcuno che è stato mai aggredito da un gatto? E allora tanto vale lasciarli abbandonati a se stessi.

Se saranno investiti, sbranati dai cani o abbandonati nella spazzatura interessa soltanto ai volontari OIPA, che a Gela hanno più volte tentato di portare all’attenzione del Comune il grave fenomeno del randagismo, sia canino che felino, chiedendo almeno una struttura dove poter accudire i gatti e un veterinario reperibile per le cure e le sterilizzazioni, ma il risultato è stato soltanto un rimbalzo di responsabilità.

Fino ad oggi i volontari OIPA hanno sterilizzato e vaccinato a proprie spese più di 35 gatti e sono circa 60 quelli che seguono sul territorio, ma il paradosso è che a causa dell’incremento dei cani randagi, molti gatti non possono essere rilasciati nelle colonie dopo la sterilizzazione perché rischiano di rimanere vittime delle loro aggressioni, come già accaduto a diversi mici che purtroppo sono stati ritrovati deceduti.

E’ questo il motivo per cui i volontari OIPA lanciano un appello di aiuto, non solo per affrontare tutte le spese veterinarie che sono costretti a sostenere senza il minino supporto da parte del Comune (sterilizzazione, vaccini, test FIV-FEV, farmaci), ma soprattutto per trovare adozione ai gatti che non possono essere reintrodotti sul territorio perché rischierebbero la vita.

Per informazioni sugli aiuti da offrire e le adozioni: Delegata: Francesca Collodoro – Tel. 346 7032533 – gela@oipa.org; Vice delegata: Liliana Mistretta – vice-gela@oipa.org


 

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