Comunicato stampa
5 febbraio 2025
Ha salvato la sua gatta sottoponendola a Tac e a un drenaggio “per umani” nell’ospedale regionale Parini di Aosta: protagonisti di questa vicenda sono il dottor Gianluca Fanelli – radiologo interventista e responsabile della struttura di Radiologia e neuroradiologia dell’ospedale – e Athena, la sua micia gravemente ferita dopo essere precipitata dal tetto del condominio per sei piani. Un intervento salva vita per la gatta, ma che ha dato il via ad accertamenti interni nella struttura ospedaliera a carico del medico.
A prescindere dalle possibili conseguenze del gesto, l’episodio ricorda che ogni vita conta e merita di essere salvata, indipendentemente dalla specie di appartenenza. Insieme, però, evidenzia che se Athena oggi è viva, è solo perché ha avuto la fortuna di essere sottoposta a cure urgenti. Lo stesso non si può dire di tantissimi altri animali domestici, le cui vite vengono spezzate a causa dell’inaccessibilità delle cure mediche veterinarie in Italia.
Visite e farmaci veterinari hanno costi proibitivi e sono interamente a carico dei proprietari. È inaccettabile che in un Paese come l’Italia, nel 2025, la salute degli animali dipenda dalla disponibilità economica di chi li accudisce. “Questa situazione fa sì che molte persone si trovino a non poter curare i propri animali domestici. – dichiara Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia – La paura dei costi per le spese veterinarie spesso frena le adozioni, ma incentiva anche gli abbandoni quando gli animali si ammalano. Una possibile – e magari momentanea – difficoltà economica da parte dei proprietari non deve pregiudicarne la salute o la sopravvivenza”.
L’OIPA sottolinea l’importanza e l’urgenza di istituire in Italia di un Servizio Sanitario veterinario pubblico, che garantisca l’accesso alle cure di base e agli interventi di emergenza per tutti gli animali da compagnia. La salute e il benessere degli animali non possono essere considerati un lusso: è ora che il legislatore prenda posizione e garantisca ai cittadini e ai loro animali un diritto fondamentale che oggi, di fatto, viene negato.
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