AGGIORNAMENTO
E’ passato circa un mese da quando vi abbiamo raccontato del grave atto intimidatorio compiuto ai danni di uno dei due rifugi gestiti dai volontari dell’OIPA di Foggia. Una serie di avvertimenti sfociati in due incursioni notturne che hanno gravemente danneggiato il ricovero per animali dato in comodato d’uso alla delegazione dell’OIPA di Foggia. Una recinzione è stata abbattuta e le strutture date alle fiamme sono rimante distrutte irrimediabilmente.
A pagare per gli atti vandalici non è stato solo il rifugio, che i volontari dell’OIPA sono stati costretti ad abbandonare, ma soprattutto gli animali che vi erano ospitati, tre dei quali sono spariti. Nonostante la denuncia e le incessanti ricerche, di Diablo, pittubl anziano, Cataldo, dogo argentino, e di una gatta gravida che era stata appena soccorsa, non c’è più nessuna traccia.
Recuperati dalla strada in drammatiche condizioni di salute, erano animali che avevano sofferto molto e che avevano trovato nei volontari dell’OIPA l’unica ancora di salvezza. Un ancora che è stata brutalmente spezzata. L’unica superstite è stata Luna, un’anziana meticcia che per motivi di sicurezza è stata trasferita grazie alla collaborazione della delegazione dell’OIPA di Crotone.
Nonostante la rabbia e il grande dolore per la perdita degli animali cui erano profondamente legati, i volontari dell’OIPA di Foggia non si arrendono. Non è facile vivere in un territorio invaso dalla piaga del randagismo, aiuti dalle istituzioni non ci sono, ma la strada è affollata da vite che gridano aiuto.
I volontari dell’OIPA non si tirano indietro, ma di fronte agli ingenti danni subiti e ai tanti animali che ancora curano e sfamano, chiedono con urgenza l’aiuto di tutti.
Servono cibo, farmaci, antiparassitari e aiuti economici, non solo per le spese veterinarie, ma soprattutto per la sistemazione della recinzione, delle tettoie e delle cucce dell’unico ricovero rimasto per i 23 cani ancora in cerca di una famiglia. https://www.oipa.org/italia/2015/foggia-volontari.html
Per informazioni sugli gli aiuti da offrire e sulle adozioni: Linda Tortorelli – Delegata OIPA Foggia e provincia – Tel. 328 0144454; foggia@oipa.org
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4/2/2016
GRAVE ATTO INTIMIDATORIO CONTRO L’OIPA FOGGIA: UN RIFUGIO DANNEGGIATO E INCENDIATO E TRE ANIMALI SPARITI
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Una gallina morta impiccata al cancello, une recinzione abbattuta, strutture date alle fiamme e danneggiate, tre animali spariti: questo il drammatico bilancio di una serie di atti intimidatori perpetrati negli ultimi mesi ai danni di un rifugio nelle campagne di San Severo (FG) dato in comodato d’uso alla sezione OIPA di Foggia per il ricovero temporaneo di animali salvati e curati dai volontari.
Prima l’avvertimento, una gallina morta impiccata al cancello di accesso al grande terreno all’interno del quale si trovano tre diverse strutture: un roulotte, un container e un prefabbricato suddiviso in box per ospitare i cani. I volontari, messi in allarme, hanno provveduto a spostare dodici dei cani presenti in un altro terreno di proprietà dell’associazione.
Gli atti vandalici non si sono fermati e nell’ultimo mesi sono avvenute due incursioni: la prima, a fine dicembre scorso, con abbattimento di una rete e furto di Diablo, un pitbull anziano, mentre la seconda sabato 30 gennaio, con incendio di roulotte e container contenente cucce per i cani e materiale per la pulizia dei box, e furto di Cataldo, un dogo argentino, e di una gatta gravida. Si trattava degli ultimi animali presenti nella struttura oltre ad una anziana meticcia che è stata ritrovata chiusa nel suo box.
L’OIPA sporgerà denuncia contro ignoti e procederà ad ulteriori indagini al fine di raccogliere elementi utili ad integrare la denuncia e individuare i responsabili.
“Colpire chi dedica la vita ad aiutare i più deboli, un’associazione di volontariato che è in prima linea ogni giorno in un territorio ostile e invaso dalla piaga del randagismo, è un atto vergognoso – commenta Linda Tortorelli, delegata OIPA Foggia – In questo momento la nostra priorità assoluta è ritrovare Diablo e Cataldo perché abbiamo forti sospetti che siano stati rubati per essere utilizzati in attività illecite come i combattimenti clandestini tra cani. Sono animali che hanno sofferto molto e che avevamo messo in salvo con tanti sacrifici, ma non hanno avuto pietà né per loro né per noi.”
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