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Che cos’è la vita di un gatto che viene travolto all’impazzata da un auto in corsa e lasciato agonizzante sull’asfalto? È una vita spezzata, distrutta dall’indifferenza umana che ci lascia sempre allibiti, perché al volante di un’auto non ci sono ancora dei robot, ma dovrebbe esserci una coscienza capace di comprendere le conseguenze del proprio comportamento. E anche nel caso si tenti di evitare l’impatto con un animale che spunta all’improvviso sulla strada, fuggire dopo averlo colpito è un atto di estrema crudeltà, al pari di quello commesso nei confronti delle vittime della strada, un’omissione di soccorso che per gli animali quasi mai viene punita così come previsto dal codice della strada, perché raramente si riesce ad individuare la targa del responsabile.
Sembra banale perché oramai ci siamo assuefatti, ma è la causa principale delle lesioni, troppe volte mortali, che colpiscono tantissimi animali soccorsi dai volontari dell’OIPA, dal nord al sud Italia, ed è quello che è successo anche ad Anna, una giovane mamma gatta soccorsa appena in tempo durante la notte dagli angeli blu dell’OIPA di Gela e sopravvissuta per miracolo.
Oltre al trauma dell’impatto e a delle ferite riportate sulle zampe, quello che ha fatto preoccupare di più i volontari è che durante il controllo veterinario si è scoperto che la gatta portava in grembo sei cuccioli di cui tre, partoriti appena qualche giorno dopo l’incidente, purtroppo sono nati già deceduti. Gli altri 3 fratellini insieme alla mamma, che purtroppo è rimasta zoppa, sono stati accolti presso il piccolo rifugio gestito dai volontari dell’OIPA di Gela, dove oltre ad occuparsi dei tanti gatti adulti già presenti, stanno accudendo i tantissimi cuccioli segnalati senza sosta da aprile in poi.
Buttati sotto il sole cocente dentro cassette della frutta o rinchiusi dentro sacchetti di plastica con il cordone ombelicale ancora attaccato: la crudeltà è ordinaria in una realtà dove non c’è nessun interesse per il problema randagismo da parte delle istituzioni preposte, ecco perché i volontari dell’OIPA sono sempre soli nell’affrontare le emergenze segnalate dai cittadini.
Soltanto negli ultimi 2 mesi, gli angeli blu dell’OIPA di Gela hanno salvato più di 20 micetti e anche due cagnolini, la maggior parte dei quali allattati artificialmente giorno e notte affinché potessero raggiungere l’autonomia. Molti sono stati curati anche per le infezioni che spesso riportano agli occhi, come la piccola Alice, una micina rimasta ipovedente poiché ritrovata con un bulbo oculare completamente fuori dall’orbita.
Non solo il ricovero e le cure per Anna hanno avuto un costo ingente, ma per ogni gattino recuperato ci sono i controlli di routine, i vaccini più le spese per i farmaci, il latte, gli antiparassitari e gli sverminanti.
I volontari fanno tanti sacrifici per salvarli dall’indifferenza che uccide, se c’è qualcuno tra voi che desidera mostrare la propria solidarietà può scegliere tre strade: adottare uno dei tanti micini ancora in cerca di casa, fare una donazione per contribuire alle spese veterinarie o inviare direttamente ai volontari ciò che gli occorre.
Per info sulle adozioni: Francesca, volontaria OIPA, Tel. 3467032533; gela@oipa.org
Per gli aiuti da offrire: Liliana Mistretta, Delegata OIPA Gela (CL); Tel. 347 6118128; gela@oipa.org; Giorgia Savatta, Vice delegata – Tel. 327 8224704; vice-gela@oipa.org
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