Lui è Elia, un cucciolo nato da una randagia non sterilizzata che ha visto morire accanto a sé uno dei suoi fratellini, investito da un’auto. Strappato alla morte da chi non si arrende all’ingiustizia di assistere alle sofferenze dei tanti, troppi, randagi che languiscono per le periferie di Napoli, Elia è soltanto una delle vittime di una guerra cui non viene concessa nessuna tregua, quella che combattono quotidianamente i volontari dell’OIPA. Nel capoluogo campano, infatti, l’allarme randagismo non accenna ad arrestarsi e continue sono le segnalazioni di cani non sterilizzati, tra cui molte femmine in allattamento e relativi cuccioli, costretti a vagare tra l’immondizia, privi di assistenza sanitaria e spesso esposti in zone molto pericolose, ad alto rischio d’investimento d’auto, come accaduto nel caso di Elia e dei suo fratellini.
Ritrovato dopo giorni e giorni di ricerche, questo cucciolo di appena 4 mesi di vita si era nascosto in una buca scavata nel terreno, terrorizzato dal trauma subito e dal violento impatto con l’auto che aveva travolto anche lui. Condotto d’urgenza in clinica, da una prima consulenza neurochirurgica è stata fortunatamente esclusa una compromissione del midollo, ma dalle radiografie è emersa una grave frattura al femore dell’arto posteriore destro che risultava frantumato in tantissimi pezzettini, motivo per cui è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, durato diverse ore, nel quale è stato impiantato un fissatore esterno con cui il piccolo Elia dovrà convivere per almeno un mese fino alla completa guarigione dell’arto. Accolto presso l’abitazione di una volontaria, è ancora in convalescenza post operatoria e viene condotto periodicamente in clinica per i controlli e le medicazioni.
Gli angeli blu dell’OIPA hanno salvato e trovato adozione ai 3 fratellini sopravvissuti, hanno provveduto a sterilizzare la madre e reimmetterla sul territorio, ma per aiutare Elia hanno bisogno di una mano. Sommersi dalle continue segnalazioni e da tantissimi altri cani adulti e cuccioli da sfamare e curare, chiedono un supporto per affrontare l’ingente costo dell’intervento chirurgico e dei controlli veterinari.
Anche un piccolo contributo può essere di grande aiuto per mostrare la propria vicinanza nell’affrontare un’emergenza che non si arresta mai e che, nonostante gli sforzi profusi, restituisce sempre un grande senso d’impotenza.
E’ possibile aiutare Elia anche inviando cibo, farmaci ma, soprattutto, proponendosi per la sua adozione, visto che non appena sarà guarito, questo dolcissimo cucciolo, 4 mesi, futura taglia grande, avrà bisogno di una famiglia.
Per informazioni Vincenza Buono, Delegata OIPA sezione Napoli e provincia; Tel. 339 6506432; napoli@oipa.org;
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