di Flavia Monda, Istruttore cinofilo
La quarantena da Covid-19 che ci ha costretti ad un cambiamento improvviso delle nostre routine ha sballottato i nostri equilibri attraverso le restrizioni verso gli affetti a noi più cari: genitori, figli, parenti e non per ultimi i nostri amici animali (di famiglia o di canile), lasciandoci abbastanza frastornati e impreparati.
Catapultati a condurre una vita in casa senza più poter uscire se non per brevi momenti e individualmente, ci siamo dovuti reinventare degli impieghi per compensare la frustrazione di una reclusione forzata. Anche per i nostri amici a quattro zampe la quarantena non è stata per niente semplice: la convivenza continua con la nostra presenza, che inizialmente sembrava rivelarsi come un vantaggio, si è rivelata una situazione che ha cambiato radicalmente anche le abitudini dei nostri animali, alterando la loro routine e le loro emozioni.
Il nostro cane, che è costantemente sottoposto a continui stimoli da parte nostra e fa fatica a non interagire con noi e a trovare i suoi spazi, ha quindi subito un’alterazione del distacco in nostra presenza.
A rendere problematica la situazione subentra inoltre la limitazione delle uscite, quando per esempio vengono a mancare le lunghe passeggiate all’aperto, dove il nostro cane vive una serie di esperienze a livello sensoriale eccitanti ed appaganti, o le travolgenti escursioni nei boschi che aiutano a compensare nella quotidianità le estenuanti ore di solitudine quando l’amico umano è al lavoro.
Ebbene, esistono delle attività che possono essere proposte al nostro cane, ad esempio dandogli la possibilità di stare in una stanza per conto suo e lasciandolo separato da noi dopo avergli offerto degli oggetti appositi alla masticazione (articoli edibili e non ediili). Gli strumenti che si prestano nelle attività di masticazione non sono esclusivamente ossetti, ma esistono in commercio ad esempio i cosiddetti Kong, che hanno diverse forme e consistenza adeguati alla tipologia di cane, e che attraverso l’interazione sull’ oggetto consentono la “vincita” del premio contenuto al suo interno (cibo umido o mobile come biscottini).
Va tenuta sempre in considerazione la situazione sanitaria e comportamentale del cane anche nella scelta dell’attività che si decide di fargli svolgere, e del livello di difficoltà che deve variare a seconda del soggetto e dei suoi bisogni. Attività simili con l’obiettivo di decomprimere lo stress da quarantena e aumentare le competenze nel distacco possono inoltre essere proposte anche all’aperto, variando con gradualità il livello di difficoltà del gioco. Un esempio potrebbe essere quello di proporre al nostro cane una ricerca olfattiva sparpagliando del cibo gradito al cane in uno spazio più o meno grande per aiutarlo ad allontanarsi per perlustrare un territorio concentrandosi sugli odori.
Ricordiamoci anche che il cane non ha bisogno esclusivamente di stancarsi a livello fisico come nelle passeggiate o le corse, ma ha bisogno di interagire mentalmente e allenare quei sensi chiamati “mnemonici” come la memoria, la concentrazione, l’attenzione, attività che possono essere utili da proporre al nostro cane nelle ore in solitudine per accompagnarlo gradualmente verso quei momenti di quotidianità quando ritorneremo ad una vita il più normale possibile. Sarà fondamentale stare attenti a non andare ad iper-stimolare immediatamente il nostro cane, per cui diamogli il tempo per riabituarsi, cerchiamo di guidarlo verso le precedenti attività di routine della vita quotidiana utilizzando una sorta di ammortizzatore.
Facciamo attenzione anche alle nostre emozioni alterate da noia o stress quando siamo vicini al nostro cane: per osmosi spesso vengono assorbite da lui intensificando potenzialmente le sue ansie. Per il benessere psico-fisico dei nostri cani teniamo bene in mente che non esistono consigli che possono essere dati da tutti e applicabili per tutti i quattro zampe, in quanto ognuno ha una propria individualità ed è meglio consultare un esperto del settore come un educatore cinofilo se ci troviamo davanti un cane cucciolo o normo-comportamentale, un’istruttore cinofilo se abbiamo invece un cane adulto, e un veterinario comportamentale nel caso in cui abbiamo un cane con derive comportamentali, soprattutto se nella fase di ritorno alla quotidianità si dovessero verificare comportamenti per noi incomprensibili. Il consiglio dei professionisti del mondo cinofilo è fondamentale affinchè il nostro cane viva con serenità e senza problemi la sua vita e questo vale per tutte quelle situazioni di cambiamento della nostra vita che inevitabilmente coinvolgono anche il nostro migliore amico.