L’Oasi felina dell’OIPA di Gela (CL), un baluardo di solidarietà e speranza per i gatti più sfortunati

Se i cani randagi in Sicilia sono una vera e propria piaga sociale (e purtroppo per alcuni privati, con la connivenza dei Comuni, anche una fonte di guadagno), i gatti, per le istituzioni, sono totalmente invisibili.

Ecco perché i volontari dell’OIPA di Gela, in provincia di Caltanissetta, hanno sempre avuto un sogno nel cassetto, quello di realizzare la prima oasi felina in Sicilia, un sogno che si è avverato grazie al loro instancabile impegno e all’acquisto di un terreno sul quale hanno dato vita a una vera e propria oasi per tanti gatti in difficoltà, un’ampia area verde dotata di casette-rifugio che, attualmente, offre accoglienza e cure a circa una quarantina di mici soccorsi in condizioni critiche.

I primi gatti a varcare il cancello dell’oasi sono stati gli ospiti “storici” del rifugio temporaneo gestito inizialmente dai volontari dell’OIPA Gela: gatti anziani, malati o selvatici e quindi non inseribili in una realtà casalinga. Poi le porte sono rimaste aperte per tutti quelli soccorsi in gravi difficoltà, dai gatti investiti alle cucciolate abbandonate senza pietà.

L’Oasi felina dell’OIPA di Gela non è solo un porto sicuro per tutti quei gatti invisibili che continuano a soffrire e morire nell’indifferenza generale, ma rappresenta un importante punto di riferimento per la cittadinanza e le istituzioni locali, un luogo accogliente che promuove una cultura di rispetto e responsabilità nei confronti degli animali.

Ognuno di noi può contribuire a portare avanti questo meraviglioso progetto di solidarietà che garantisce cure e assistenza quotidiana a tanti gatti che, altrimenti, non avrebbero speranze di sopravvivenza.

PICCOLI PASSI VERSO LA FELICITÀ: IL PROGETTO DELL’OIPA GELA PRENDE FORMA GRAZIE ALL’ACQUISTO DEL TERRENO SU CUI SORGERÀ LA PRIMA OASI FELINA IN SICILIA

L’idea è quella di creare una vera e propria oasi in un deserto d’indifferenza, come quello che vivono nel quotidiano i gatti e i loro angeli custodi, i volontari.

Un’oasi felina come quella che si vede nelle immagini, niente di particolarmente complesso o altamente dispendioso, è sufficiente infatti un terreno recintato e messo in sicurezza e delle casette rifugio per i gatti in attesa di adozione, bisognosi di cure o che non possono essere reimmessi nel territorio.

Un rifugio sicuro per loro e un luogo che possa anche essere al contempo educativo per la cittadinanza e un esempio per le istituzioni, le quali devono rendersi conto che, con la buona volontà e con poche risorse, è possibile creare un luogo bello e accogliente per i gatti e per i loro visitatori.