Ti pentirai di un acquisto impulsivo, ma amerai un’adozione responsabile
Tra poco sarà Natale e nella corsa ai regali ci sarà come al solito un’impennata anche negli acquisti di animali da compagnia, comprati spesso solo per soddisfare un capriccio o il desiderio di tanti bambini che nel giro di poco tempo perderanno il loro interesse per quel “peluche” che presto diventerà adulto.
Un acquisto dettato dall’impulsività del momento e di cui tante volte ci si pente amaramente quando alla base di questa scelta non c’è una reale consapevolezza di cosa comporti la condivisione della propria vita insieme ad un animale.
Per invitarvi allora alla riflessione vi proponiamo un gioco, uno di quei giochi che si facevano da bambini per scacciare la noia o nei momenti d’attesa. Trova l’intruso, vi ricordate?
Tra una lista di nomi si cercava l’elemento estraneo che stonava con l’insieme. “Robot – auto – vestito– cane – scarpa – albero – borsa”: come avremmo risposto già all’età di 4/5 anni? Il cane è l’intruso! Senza neanche stare a spiegare perché, vista l’ovvietà dell’evidenza.
Da adulti, invece, sembra proprio che tanti di noi abbiano perso la capacità di discriminare un’evidenza talmente semplice, talmente elementare e intuitiva, che non avrebbe bisogno di alcuna spiegazione.
Che gli animali non siano oggetti è un’evidenza e, allora, vi siete mai chiesti perché li vendono? Perché si comprano. Tutto qui. È una legge di mercato, una legge che noi stessi abbiamo il potere di spezzare.
La legislazione consente la vendita degli animali, ma non è detto che sia giusta, e se noi riteniamo che una legge sia ingiusta, abbiamo il potere di cambiarla. Come? Rifiutandoci di acquistare qualsiasi genere di animale.
Quando comprate un cane o un gatto non vi sembra assurdo che abbia un prezzo? Che sia chiuso in un negozio o in un allevamento? Quando si fanno degli acquisti dovrebbe scattare immediatamente nelle nostre menti il ricordo del gioco dell’intruso e, alla vista di un essere vivente, dovrebbe esserci un “ALT” e un “DIETO FRONT, no, non si può fare”, proprio come ci accadeva da bambini.
A quanto pare il consumismo di massa e i messaggi pubblicitari martellanti hanno avuto una grande efficacia e sono riusciti ad assuefare le nostre coscienze, azzerando il nostro naturale senso critico. È arrivato, però, il momento di fare i “ficcanaso”, di ricominciare a chiederci i “perché” delle cose che ci circondano, proprio come fanno i bambini. Il senso logico è la nostra bussola, è ciò che dovrebbe guidarci nella vita, sempre, non sono nella nostra infanzia.
Gli animali non sono oggetti, non si comprano. Si adottano, consapevolmente.
Adottare un cucciolo, invece che acquistarlo, è un vero e semplice gesto d’amore. Significa salvare una vita senza arricchire chi sfrutta queste vite per soldi. Canili e gattili sono pieni di animali che aspettano solo una famiglia, offrendo in cambio la stessa quantità di amore di un cane o gatto di razza.
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