OIPA, ATRA e LSCV chiudono il dibattito sulla Risoluzione del Parlamento europeo per un divieto globale alla sperimentazione animale nel settore dei cosmetici con una proposta concreta per dare una svolta alla tutela dei diritti animali a livello globale

Grande attenzioni e interesse per la conferenza “Animal Tests Ban for Cosmetics: Debate on an EP’s Resolution” organizzata da OIPA (Organizzazione internazionale protezione animali), LSCV (Ligue suisse contre la vivisection) e ATRA (Associazione svizzera per l’abolizione della vivisezione) tenutasi presso presso l’UNOG, la sede delle Nazioni Unite di Ginevra, lo scorso 16 novembre. Nel corso della giornata si è approfondita l’attuale situazione dei test sugli animali e si sono discusse le strategie per rendere globale il divieto della sperimentazione animale nel settore cosmetico in vista della futura convenzione che le Nazioni Unite proporranno alla sottoscrizione degli Stati extra-europei. All’importante evento hanno preso parte esperti del settore, medici e ricercatori, che hanno evidenziato la situazione svizzera, l’impegno di alcune industrie farmaceutiche nello sviluppo di metodi sostitutivi che non ricorrono ai modelli animali in questo ambito e i cambiamenti in corso anche nei Paesi dove questi test sono ancora obbligatori per legge, come ad esempio la Cina.

Il dibattito ha determinato l’intenzione di costituire un documento programmatico a firma congiunta con lo scopo di proporre la costituzione di un’Agenzia ONU dedicata agli animali che abbia come obiettivo il coordinamento e stimolo dell’azione degli enti locali nazionali, spesso non sufficientemente informati in materia di protezione e tutela degli animali, ma anche la promozione di iniziative istituzionali volte a superare le logiche della sola emergenza igienico-sanitaria, sviluppando, in sinergia con le associazioni animaliste e ambientaliste e altri referenti istituzionali, un piano di interventi preventivi che favorisca una maggiore conoscenza dell’etologia e della specificità degli animali e attivi servizi sul territorio dedicati al miglioramento e all’agevolazione del rapporto con gli animali stessi. Tale organismo avrebbe inoltre l’importante ruolo di costituire uno sportello informativo per i proprietari di animali, le associazioni di volontariato e i cittadini che richiedono informazioni sul mondo degli animali, domestici, selvatici o esotici, oltre che sulle diverse legislazioni nazionali vigenti.

Questa proposta vuole essere uno stimolo per la proposizione di programmi risolutivi alle diverse situazioni emergenziali e per sollecitare una legiferazione inerente il benessere degli animali – sottolinea Massimo Pradella, Presidente Internazionale OIPALa creazione di un’agenzia dedicata in seno all’ONU rappresenterebbe un passo avanti verso la creazione di politiche illuminate e unitarie in tema di tutela dei diritti animali, che superino i singoli interessi nazionali, spesso fonte di stagnazione e arretratezza.”