Ricordate la drammatica vicenda del dicembre 2014 riguardante l’allevamento di cani di Vergato (BO), oggetto di un servizio di Striscia la notizia, nel quale si denunciavano eutanasie praticate sui cani sani da parte di veterinari compiacenti con il titolare della struttura e una fossa comune nel terreno della struttura? http://www.video.mediaset.it/video/striscialanotizia/servizio/502692/cani-uccisi.html
Il servizio aveva come protagonista uno dei veterinari, P.M. di Marzabotto, iscritto all’Albo di Bologna, intento ad effettuare l’eutanasia di una femmina di cane Corso sana e senza patologie che potevano giustificarne la soppressione. Purtroppo, l’intervento di Striscia la Notizia, congiuntamente alla Polizia Giudiziaria, non aveva evitato la morte del cane. L’OIPA si era costituita come parte civile nel procedimento penale che vedeva imputati il titolare dell’allevamento (poi trovato morto presso il proprio domicilio nel novembre del 2015) e il veterinario, che nei giorni scorsi è stato condannato dal Tribunale di Bologna a due mesi e venti giorni di reclusione per uccisione di animale. Si tratta di un grande risultato ottenuto anche grazie all’intervento dell’OIPA che ha presentato un proprio veterinario come parte tecnica all’udienza e dare ulteriore evidenza alle prove schiaccianti a carico dell’imputato.
In seguito all’accaduto, a metà del 2015, il veterinario era stato sospeso per soli 4 mesi dall’Ordine dei Medici Veterinari, ora procederemo quindi con la richiesta di radiazione definitiva dall’Albo, perché non è ammissibile che una persona resasi responsabile di atti così gravi possa ancora esercitare la professione.