“Ha guaìto fino a rimanere senza voce. Il sole era cocente e le piastrelle del minuscolo terrazzo bollenti come lava. Non un riparo, non una goccia d’acqua. Il piccolo cane alle 18 in punto di sabato s’è lanciato nel cortile del condominio, nell’impresa disperata di mettersi in salvo. È morto sul colpo. Quando la pattuglia della polizia locale inviata dalla Centrale Operativa, dopo la segnalazione di alcuni residenti, è arrivata in via Abbadesse, non restava che raccogliere la carcassa, che sarà ora oggetto di autopsia”.
Questo l’incipit dell’articolo pubblicato dal Corriere della sera nel mese di giugno, uno di numerosi apparsi online per dare notizia dell’agghiacciante morte di un cane, lanciatosi dal balcone di un condominio di Milano nel vano tentativo di fuggire all’agonia che stava vivendo da ore. Tramite l’intervento dello Sportello Legale, l’OIPA ha sporto denuncia contro l’affidataria del cane per abbandono e maltrattamento di animale, aggravato dalla conseguente morte, e si costituirà parte civile per fare in modo che chi si rende responsabile di gesti così gravi e profondamene sprezzanti della sofferenza e del valore della vita di un animale, non pensi di non avere conseguenze. Questo è infatti sono l’ultimo di una lunga serie di casi, che grazie ad interventi in extremis hanno avuto esiti non mortali per i cani coinvolti.
Invitiamo chiunque assista a maltrattamenti di questo tipo (cani lasciati al sole o chiusi in auto, senza riparo o acqua) in particolare nei mesi caldi, a monitorare la situazione e segnalare alle forze dell’ordine. Un gesto che può concretamente salvare una vita.