Una prigione di pochi metri quadri fra muri alti e il cancello in una casa isolata: Blu è il meticcio che è vissuto in questa solitudine per tre anni, tra escrementi e rifiuti. L’OIPA di Pordenone lo ha liberato da quell’inferno di solitudine e Blu ha giocato per la prima volta, tra carezze e baci.
«La criticità della situazione ci è stata segnalata da una persona con il cuore sensibile: era preoccupato per le condizioni del cagnolino di tre anni che, per tutta la sua vita, ha vissuto all’interno di un tugurio di piccole dimensioni – spiega la volontaria Oipa – Da quella specie di prigione non era mai uscito e non poteva nemmeno vedere fuori. Per terra, i rifiuti e le feci ricoprivano tutto lo spazio».
La situazione era stata segnalata anche all’Asl, nella Pedemontana, ma nessuno è intervenuto per farsi carico della situazione, il cagnolino era a rischio di infezioni. I volontari dell’OIPA hanno parlato con i proprietari che, su invito cortese e fermo, hanno scelto di cedere definitivamente Blu.
Blu deve recuperare gli anni di deprivazioni sensoriali, sociali e la terapia universale è quella della dolcezza e dell’affetto. Una salto sul divano dell’Oipa, due occhi timidi e la voglia di correre nei prati, anche sotto la pioggia: per Blu è finito l’inferno della solitudine tra la sporcizia.
Grazie ai volontari OIPA, oggi Blu ha trovato famiglia e vive felice e coccolato, come ogni cane dovrebbe essere.