E’ una piaga sempre più insostenibile quella dei lattanti, cuccioli di cane e gatto abbandonati a morire appena nati senza nessuna pietà, una piaga che affligge tantissime zone del sud Italia e che continua a seminare sofferenza tra le madri, cui viene strappata dal grembo la propria prole, e porta a morte e agonia tanti piccoli dati alla luce per la mancata sterilizzazione dei randagi e dei cani padronali, un problema molto serio su cui si dovrebbe intervenire prima delle nascite e, non dopo, anche con il supporto delle associazioni e delle istituzioni competenti.
Un problema sempre più grave che i volontari dell’OIPA fronteggiano quasi quotidianamente in alcune aree del nostro paese, come in provincia di Benevento, dove nelle ultime settimane gli Angeli blu hanno soccorso tre cuccioli di cane con gli occhietti ancora chiusi, la cui madre è stata segnalata morta di parto, e tre gattini anch’essi di pochissimi giorni buttati via come spazzatura dentro un sacchetto.
Ogni volta è una corsa contro il tempo per i volontari, che accorrono sul posto per recuperarli a qualsiasi orario e scattano di corsa a casa per scaldarli e ristabilire la temperatura corporea, perché l’ipotermia è una delle prime cause di morte per i cuccioli privati delle cure materne. Si inizia poi con la “danza” dei biberon, delle poppate e dei massaggi digestivi al pancino per aiutarli a scaricarsi e più sono i cuccioli più l’impegno è maggiore e continuo visto che vanno allattati all’incirca ogni due ore durante le prime settimane di vita.
Privati del migliore nutrimento che avrebbero potuto avere, il latte materno e, in particolare, il colostro (fondamentale soprattutto nei primi due giorni di vita, perché contiene anticorpi che proteggono i cuccioli dalle più banali malattie infettive nei due mesi successivi alla nascita), tanti di loro nonostante le cure e l’impegno dei volontari, non sempre ce la fanno.
I più fragili della cucciolata spesso soccombono o sviluppano problemi di varia natura, come accaduto ad una femmina della cucciolata di cagnolini, che trovata molto disidratata, è ancora molto debole, priva di anticorpi e sembra avere dei problemi neurologici. A differenza dei suoi fratellini, ha un evidente ritardo di crescita e difficoltà a deambulare.
Proprio come questa cucciola attaccata alla vita con tutte le forze, anche gli Angeli blu non mollano, nonostante la stanchezza, nonostante i sacrifici, perché si tratta di assicurare la sopravvivenza a piccole vite che non hanno nessuna colpa, gettate via senza rispetto, senza vergogna, senza pietà. Perciò ogni aiuto, piccolo o grande che sia, sarà sempre gradito e benvenuto per fronteggiare l’acquisto di latte, traversine e per le spese veterinarie.
Info: Sara Farace, Delegata OIPA Benevento e provincia; Tel. 340 8875880; benevento@oipa.org
COME AIUTARE I CUCCIOLI DELL’OIPA DI BENEVENTO
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