Sono le 5 del mattino quando i volontari dell’OIPA di Badolato sentono dei latrati provenire da un campo. Non capiscono cosa stia succedendo, ma quando finalmente riescono ad arrivare sul posto, non credono ai loro occhi: dentro una trappola per cinghiali, una di quelle gabbie usate per il bracconaggio, dove gli animali trovano la morte dopo ore e ore di agonia, c’è una piccola cagnolina, magrissima e terrorizzata. Accanto a lei dei macabri resti di un’esca che l’hanno attirata in quella trappola infernale.

Non si sa da quante ore fosse rinchiusa lì dentro, sotto il sole, senza via di scampo, senza acqua né cibo, ma la piccola, uno scricciolino di neanche 5 kg di peso, era paralizzata dalla paura al punto tale da farsi la pipì addosso.

Una scena che i volontari non potranno più dimenticare, con il pensiero che Elena, così hanno scelto di chiamarla, sarebbe potuta morire lì dentro, da sola, nella più totale indifferenza, come accade a tutti gli animali che rimangono vittime di trappole da bracconaggio.

Denutrita e ancora molto intimorita, forse maltrattata o scacciata in malo modo durante il suo vagabondare, Elena ha bisogno di tornare in forze, ma soprattutto, di recuperare fiducia nelle persone.
Gli Angeli blu le hanno fatto una promessa: donarle una vita migliore di quelle vissuta fino ad oggi. Aiutiamo tutti insieme la piccola Elena a rinascere.

Anche un piccolo contributo sarà prezioso per garantire a Elena le visite veterinarie di cui ha bisogno e tante pappe nutrienti per risollevarla dallo stato di debilitazione in cui si trova.

Per informazioni su Elena e gli aiuti da offrire contatta i volontari OIPA di Badolato