CONFERENZA DEL SINDACO SU CANILE DI PALERMO: BLOCCATO IL TRASFERIMENTO DEI CANI, MA NESSUN PROGETTO CONCRETO DI RISOLUZIONE DEL PROBLEMA.


L’OIPA “ERRORE ESCLUDERE ASSOCIAZIONI DA TAVOLI TECNICI. CONTINUARE A CREARE BANDI D’EMERGENZA PER TRASFERIRE I CANI IN ALTRE STRUTTURE NON E’ UNA SOLUZIONE”

La conferenza sul canile di Palermo tenuta ieri dal sindaco Orlando e dal dirigente responsabile del canile, Gabriele Marchese è stata una ulteriore occasione mancata per dare una completa svolta realmente indirizzata alla tutela del benessere animale, così come i tavoli tecnici che l’hanno preceduta, dai quali le associazioni riconosciute, che da anni operano sul territorio sopperendo alle mancanze degli enti preposti, sono ancora una volta state escluse.

A fronte di un momentaneo blocco del trasferimento dei cani destinati ad una struttura di Scicli gestita da un’associazione non riconosciuta e dalla dubbia reputazione, non sono state proposte soluzioni efficaci sul lungo periodo per gestire un’emergenza ormai cronicizzata.

La continua creazione di bandi per associazioni che si accollino lo spostamento di gruppi di cani in altri canili d’Italia per svuotare una struttura perennemente al collasso, è un inutile tentativo di svuotare il mare con un cucchiaino, oltre che un pericoloso focolaio di facile lucro per rifugi privati.

La situazione “da canile lager” che l’attuale amministrazione ha ereditato non è cambiata dal 2012 ad oggi nonostante gli investimenti menzionati anche in conferenza stampa, che avrebbero dovuto essere indirizzati, ad esempio, verso politiche di sensibilizzazione e sterilizzazione di cani padronali, le cui cucciolate vengono sistematicamente abbandonate davanti al canile. E’ inoltre controproducente destinare fondi per la ristrutturazione di una struttura profondamente inadeguata, senza aree verdi per lo sgambamento, e posizionata in pieno centro abitato, con una “succursale” che non nasce neppure come canile, ma come mattatoio.

I provvedimenti pubblicizzati dall’amministrazione comunale per incentivare le adozioni non hanno i giusti presupposti, ovvero quello di avere adozioni consapevoli e ben verificate, ma solo di fornire un incentivo economico, che di fatto può portare ad adozioni frettolose, se non gestite da controlli pre e post affido condotti da personale qualificato. Altro impatto e utilità avrebbe trasformare la cifra corrisposta per ogni cane in buoni per acquisto cibo o per cure veterinarie.

I volontari dell’OIPA e delle associazioni serie e riconosciute a livello nazionale che in questi giorni si sono attivati per la salvaguardia del destino di questi cani daranno supporto per trovare casa al maggior numero di cani possibile prima dell’avvio dei lavori previsto per il 3 aprile, ma chiediamo a gran voce che il Comune ci consideri un alleato prezioso per abbandonare la strada dei provvedimenti emergenziali e intraprendere un radicale cambiamento, che deve innanzitutto essere culturale, che sia davvero solo per il benessere dei cani” evidenzia Massimo Comparotto, presidente OIPA Italia Onlus.


28 marzo 2017

CANILE DI PALERMO: SOSPESO IL TRASFERIMENTO DEI CANI.
IL CONTROLLO DELLE GUARDIE ZOOFILE OIPA EVIDENZIA IRREGOLARITA’ NELLE CONDIZIONI DI TRASPORTO DEGLI ANIMALI.

INVIATA AL COMUNE ISTANZA PER COINVOLGIMENTO ASSOCIAZIONI ANIMALISTE AL TAVOLO TECNICO

A seguito della decisione di affidare circa 50 cani ospitati all’interno del canile di Palermo ad un’associazione dalle dubbie credenziali con l’esborso da parte del Comune di €480 per ogni animale trasferito, la mattina di lunedì 27 marzo le guardie zoofile OIPA Palermo hanno effettuato un sopralluogo presso il canile comunale, già presidiato da alcuni giorni da numerosi volontari di associazioni animaliste intenti a protestare contro il trasferimento dei cani.

Le guardie zoofile hanno effettuato verifiche sul furgone che avrebbe dovuto trasportare i cani, che erano già stati caricati nelle gabbie all’interno del veicolo da 4 ore, riscontrando diverse irregolarità. Le gabbie erano sottodimensionate rispetto alla taglia degli animali che contenevano, non era presente un adeguato sistema di scolo, ma le deiezioni dei cani erano assorbite solo da fogli di carta di giornale, non è stato possibile visionare il libretto dell’automezzo per verificare se fosse immatricolato con destinazione d’uso specifico trasporto di animali vivi. Tra le persone incaricate del trasporto e gestione degli animali, è stata inoltre riscontrata la presenza di una persona con carichi pendenti per maltrattamento di animali, secondo quanto si è potuto apprendere dagli organi di stampa. Su richiesta della Procura della Repubblica, è stata quindi inviata una dettagliata relazione e un fascicolo fotografico al magistrato incaricato, oltre che al servizio veterinario e al Comune. In parallelo, l’assessorato alla Sanità della Regione Sicilia ha formalmente chiesto al Comune l’interruzione delle operazioni previste in quanto l’associazione che si sarebbe fatta carico dei cani non era riconosciuta dall’albo regionale.

“Il Sindaco ha annunciato l’apertura di un tavolo tecnico con i dirigenti comunali per valutare come procedere, ma riteniamo che non coinvolgere le associazioni operanti sul territorio sia, ancora una volta un grande errore di valutazione – sottolinea Massimo Comparotto, presidente OIPA Italia onlus – Invece che additare come “lucratori” volontari che da anni si occupano delle adozioni all’interno del canile senza chiedere nessun contributo comunale e colmando le lacune della pessima gestione della struttura di via Tiro a Segno, l’amministrazione dovrebbe confrontarsi con le associazione riconosciute e attive sul territorio al fine di rendere più efficaci e trasparenti le politiche di adozioni dei cani. La soluzione non è affidarli a chi li trasferirà intascando il contributo comunale e facendone perdere le tracce. Tutta Italia ha gli occhi puntati su questa vicenda: l’appello di protesa che abbiamo lanciato ieri ha superato le tremila sottoscrizioni in meno di 24 ore”.


27 Marzo 2017

Dopo il bonus di 480 euro per ogni cane adottato, assegnati a chiunque senza neanche i controlli pre e post affido, adesso anche il trasferimento di cani verso destinazioni ignote: stiamo parlando del canile municipale di Palermo, dove proprio in queste ore è in corso un presidio dei volontari delle associazioni locali tra cui l’OIPA, per impedire che i primi 25 cani vengano trasferiti dalla struttura di via Tiro a Segno verso destinazioni non ancora pervenute. E domenica 26 marzo, a seguito delle denunce delle associazioni animaliste, al canile sono arrivati i Carabinieri del Nas e il Corpo Forestale dello Stato e anche la Digos sta indagando sul caso.

La scusa dell’Amministrazione Comunale è sempre la stessa: bisogna svuotare il canile per consentire i lavori di ammodernamento in una struttura, che oltretutto, non è a norma. In ballo c’è un appalto da 2 milioni di euro per la ristrutturazione di un canile e, viste le elezioni in arrivo, bisogna fare tutto alla svelta. Nonostante la disponibilità dei rappresentanti delle associazioni cittadine disposte a sedersi attorno a un tavolo con i rappresentanti del Comune di Palermo per scongiurare il trasferimento dei cani, gli animali saranno trasferiti lo stesso, senza sapere a chi verranno consegnati e con quale destinazione.

Oltre a presidiare il canile proprio in queste ore, la sezione dell’OIPA di Palermo ha depositato una richiesta protocollata in Comune per venire a conoscenza della destinazione dei cani, dell’omologazione del mezzo, per chiedere che il trasporto sia eseguito secondo le norme previste dalla legge, così come per sapere il nominativo dell’associazione che prenderebbe in carico i 25 cani, senza, tuttavia, avere nessuna risposta.

Le guardie eco zoofile dell’OIPA di Palermo, inoltre, hanno visionato dei documenti in merito al trasporto dei cani, segnalando alle autorità competenti delle presunte irregolarità.

Ecco perché v’invitiamo a partecipare all’appello di protesta per chiedere al Sindaco di Palermo quei chiarimenti che ancora non si è degnato di dare ai volontari dell’OIPA e a tutti quelli che operano in canile e che con i cani ci vivono ogni giorno:

Dove andranno i cani? Chi li porterà via? Come viaggeranno? Chi farà i controlli previsti dalla legge?

INVIA LA MAIL DI PROTESTA

Indirizzi di posta elettronica cui sarà inviata l’email di protesta:

sindaco@comune.palermo.it; segreteriasindaco@comune.palermo.it; capogabinettosindaco@comune.palermo.it;  valorizzazionerispatrimoniali@comune.palermo.it; sviluppostrategico@comune.palermo.it; igienesanita@comune.palermo.it; cultura@comune.palermo.it; servizicollettivita@comune.palermo.it; urp@comune.palermo.it; direzionegenerale@asppalermo.org; direzioneamministrativa@asppalermo.org; direzionesanitaria@asppalermo.org; dipartimentovet@asppalermo.org

Testo che verrà inviato:

Egregio Sig. Sindaco,
la presente per unirmi alle proteste dei volontari del canile di Palermo circa la destinazione di 25 cani che saranno trasferiti dal canile municipale di Palermo, struttura di via Tiro a Segno, verso destinazione ancora ignota. Chiedo che venga data una risposta immediata tramite documentazione ufficiale all’istanza presentata dall’OIPA circa la destinazione dei cani trasferiti, l’omologazione del mezzo di trasporto, del modello A occorrente e di tutte le autorizzazioni previste dalla legge per considerare a norma il trasporto. Ricordo che il costo del trasferimento è a carico degli stessi cittadini e che il Comune dovrebbe avvalersi solo di aziende in regola sia dal punto di vista normativo, sanitario e fiscale.
Distinti saluti

 

Maserada sul Piave, Treviso. No alla pista per le corse dei levrieri: partecipa al mailbombing

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