È vecchio e malato…Non ascolta, è troppo attivo e sporca in casa… Aspettiamo un bambino…Mio figlio è diventato allergico…Non ho più tempo perché ho cambiato lavoro…Mi sono trasferito in una casa senza giardino…La mia compagna ha paura…Il padrone è morto e in famiglia nessuno può prendersene cura…Gli altri miei animali non lo accettano…Non serve, non è in grado di cacciare…Non so dove mettere i cuccioli appena nati…Dove vado in vacanza non posso portarlo e non ho nessuno che lo tenga…”
Queste sono solo alcune delle innumerevoli scuse dietro cui si nasconde e si alimenta il terribile fenomeno dell’abbandono: piaga che, ancora oggi, affligge centinaia di migliaia di animali e che si ripresenta con incidenza allarmante con l’avvicinarsi del periodo estivo. Ogni anno sono più di 200 mila gli animali abbandonati e purtroppo è una numerica che tende a rimanere costante.
Quando si parla di abbandono si fa spesso riferimento soltanto a cani e gatti, ma dobbiamo ricordare che questo triste fenomeno riguarda tutti gli animali d’affezione ormai presenti nelle nostre case tra cui conigli, roditori, furetti, rettili, uccelli e pesci.
Un animale abbandonato rischia la morte molto facilmente, non soltanto perché se lasciato in mezzo ad una strada o in aperta campagna ha alte probabilità di essere investito, ma perché spesso, essendo vissuto in cattività, non è più in grado di procacciarsi con facilità cibo e acqua, cercare un riparo idoneo dalle intemperie ed evitare pericoli a lui sconosciuti. Si troverà completamente solo, spiazzato, perso, disorientato dal mondo circostante e dalla sua stessa paura. I disagi emotivi e lo stress che dovrà affrontare dopo aver perso il suo vitale punto di riferimento lo porteranno a lasciarsi morire o creeranno turbamenti e ferite interiori non sempre poi facili da rimarginare.
I sopravvissuti andranno poi ad aggiungersi al già spropositato numero di animali presenti nei canili, gattili e rifugi di animali abbandonati, sia pubblici che privati, e che purtroppo sono spesso sovraffollati. Molti di loro si ritroveranno a passare qui dentro il resto della loro vita perché nessuna famiglia che li accolga verrà mai a prenderli.
L’abbandono inoltre porta con sé le conseguenze di un altro grave problema: il randagismo. In Italia, solo i cani randagi raggiungono le 500-700 mila unità, per non parlare delle numerose colonie feline, riconosciute e non, i cui dati precisi sono ancora oggi difficilmente reperibili. Questo tragico fenomeno è radicato in larga parte nel Sud Italia, ma anche il Nord non ne è del tutto esente.
A questo dobbiamo aggiungere la drastica diminuzione delle specie autoctone e la trasformazione dell’ecosistema nei nostri territori provocati dall’abbandono di animali esotici, che prima vengono acquistati per sfizio e poi abbandonati senza nessun ritegno e consapevolezza del rischio sia per l’animale stesso che per gli altri.
L’abbandono è considerato reato secondo l’articolo 727 del Codice Penale e stabilisce sanzioni che vanno da 1.000 ai 10.000 euro e, nei casi più gravi, anche la reclusione fino ad un anno. Nonostante le pene previste, siamo ancora ben lontani dal vedere questo fenomeno in calo e soprattutto dal correggere un retaggio culturale ancora troppo radicato.
Ecco perché noi di OIPA Italia Onlus – Organizzazione Internazionale Protezione Animali – portiamo avanti dal 2017 la campagna di sensibilizzazione
#TUTTESCUSE mirata ad evidenziare come dietro al deprecabile gesto dell’abbandono risiedano spesso giustificazioni del tutto inaccettabili e dettate da una seria mancanza di informazioni e di educazione culturale adeguata. Per lanciare questo messaggio, oltre a video, immagini d’impatto e presidi scenografici nelle piazze, abbiamo deciso di coinvolgere nell’iniziativa anche alcuni personaggi famosi. Il loro contributo ha permesso di diffondere una testimonianza schietta e sincera al vasto pubblico.
Di fondamentale importanza è anche il lavoro quotidiano svolto dai nostri volontari, gli Angeli Blu dell’OIPA. La loro presenza capillare su tutto il territorio nazionale ci consente di monitorare costantemente il fenomeno e assicurare, durante tutto l’arco dell’anno, protezione e rifugio a questi animali.
Inoltre, il nostro Sportello Legale è in grado di fornire tutte le informazioni e i ragguagli necessari sul corretto comportamento da adottare in presenza di animali abbandonati o in caso si assista a tale pratica. A seconda dei diversi casi, vi sono infatti specifiche linee guida da seguire e condotte corrette a cui è necessario attenersi.
Un animale che entra a far parte di una famiglia diventa parte integrante della stessa. Quando decidiamo di accoglierli nelle nostre case, è nostro compito e responsabilità dare loro tutto l’amore e le attenzioni di cui necessitano, ma soprattutto far fronte ad ogni loro bisogno, esigenza e necessità attraverso un impegno quotidiano sincero, serio e costante e compiuto con dedizione, rispetto e amore.
Rinunciamo quindi definitivamente a qualsiasi scusa, pretesto o giustificazione per combattere con il cuore la dura realtà dell’abbandono.