Si è concluso con la “soccombenza virtuale” della Provincia autonoma, condannata al pagamento delle spese processuali, il procedimento davanti al Tribunale amministrativo di Bolzano aperto dal ricorso delle associazioni Leal, Leidaa, Oipa ed altre contro l’autorizzazione del 9 agosto 2024, con la quale il Presidente Kompatscher aveva condannato a morte due lupi in Val Venosta, come se l’abbattimento fosse l’unico modo di prevenire predazioni nelle malghe di Curon Venosta e Malles.

Confermando invece l’orientamento espresso nella fase cautelare, il TAR ha concluso, come evidenziato dall’Ispra e dall’Osservatorio faunistico provinciale, che la Provincia non aveva dimostrato “l’assenza di valide misure alternative”.

Il ricorso è stato dichiarato in parte inammissibile e in parte improcedibile, perché è venuta meno l’esigenza di tutelare gli animali al pascolo, ma i giudici amministrativi hanno sostanzialmente accolto il principale rilievo delle ricorrenti.

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