Tante delle storie che raccontiamo fanno accapponare la pelle, ma quella di Otis era davvero terribile perché il veterinario durante la visita aveva scoperto che questo dolcissimo segugio recuperato dai volontari dell’OIPA di Temoli era stato non solo affamato e preso a calci, ma qualcuno gli aveva anche spento addosso delle sigarette tante erano le cicatrici sparse sul suo corpo già martoriato dall’incuria.
Quando alcuni giorni fa abbiamo saputo che delle persone sensibili si erano innamorate di lui, siamo stati felicissimi, perché finalmente per Otis significava svoltare per sempre pagina.
La sua nuova famiglia non ha aspettato il termine delle cure, ma è andata a prenderlo direttamente in clinica, coccolandolo e abbracciandolo come se fosse un figlio.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che gli sono stati accanto con preziosi contributi per le cure e auguriamo a Otis e alla sua famiglia uno splendido inizio insieme.

LA TRISTE STORIA DI OTIS

21 GIUGNO 2023 – CALCI E MOZZICONI DI SIGARETTE SPENTI ADDOSSO: NESSUNA PIETÀ PER OTIS, SEGUGIO PIETRIFICATO DALLA PAURA. AIUTIAMOLO A RINASCERE INSIEME AGLI ANGELI BLU DI TERMOLI

Ancora una volta siamo costretti a raccontarvi quanto orrore porti con sé la caccia, uno “sport” sanguinario che non risparmia nessuno, nemmeno i più fedeli “servitori” di chi si aggira tra i boschi imbracciando un fucile. Questa volta è il turno di un giovane segugio abbandonato senza pietà, un cane talmente terrorizzato alla sola vista di una persona da schiacciarsi letteralmente a terra, pietrificandosi dalla paura.

Otis, così l’hanno chiamato i volontari dell’OIPA di Termoli, che accorsi in seguito ad una segnalazione, l’hanno ritrovato accucciato in un angolo di un’abitazione di campagna.
Dai suoi occhi traspariva solo terrore e paura, tant’è che per metterlo in sicurezza nel trasportino i volontari hanno dovuto muoversi con molta calma e cautela per evitare di spaventarlo ulteriormente.

Oltre allo stato di denutrizione, l’aspetto che preoccupava di più i volontari era la presenza di una grossa massa all’altezza del collo, appena sotto l’orecchio. Temevano fosse un tumore, ma appena condotto in clinica, il medico ha verificato che si trattava di un accumulo di saliva causato dalla lesione di un dotto salivare provocato da un trauma riconducibile ad un calcio.

Ma l’aspetto che più fa gelare il sangue nelle vene è l’aver scoperto che su questo cane venivano addirittura spente delle sigarette, visto che il suo corpo è interamente ricoperto di cicatrici riconducibili a bruciature da mozziconi.

Accolto in stallo, Otis è ancora molto abbattuto, in cura con cortisone e antibiotico, non ha ancora molto appetito e dovrà tornare a controllo veterinario per un prelievo venoso con il quale si potrà accertare l’eventuale presenza di patologie come erlichiosi o leishmaniosi.

Vittima di una violenza perversa e terrificante, Otis ha bisogno di tutto il nostro appoggio per rinascere!

Aiutiamolo con una grande catena di solidarietà, facciamogli sentire la nostra vicinanza affinché possa capire che al mondo non c’è solo male e cattiveria.

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