Lo scorso 19 marzo i volontari dell’OIPA sono scesi ancora in piazza a Milano per unirsi a tante altre associazioni* e protestare contro l’attacco alla fauna selvatica ad opera dell’attuale Governo e della Regione Lombardia, che con una serie di provvedimenti intende emanare delle leggi che violano quelle poche norme a tutela degli animali e dell’ambiente, in barba anche alle Direttive UE.

Tramite un presidio scenografico allestito in piazza San Carlo, gli attivisti di tutte le associazioni presenti hanno mostrato quello che potrà accadere nel caso in cui dovessero essere attuate tutte le modifiche normative previste a distruzione di un patrimonio che appartiene a tutta la collettività.

Non solo caccia in deroga ai piccoli uccelli protetti con un ritorno al passato di ben 50 anni, che porterebbe al declino di specie già a rischio, ma anche la reintroduzione degli impianti di uccellagione, ora vietati tutto il territorio nazionale, una vera e propria trappola che cattura grandi numeri di volatili e comporta gravi sofferenze per gli uccelli che vi rimangono intrappolati, causando un grave danno all’avifauna selvatica e alla biodiversità.

Come ciliegina sulla torta, si vorrebbe anche abolire l’operazione “Pettirosso”, uno dei più importanti strumenti messi a punto dai Carabinieri Forestali per contrastare il bracconaggio, che ogni anno salva migliaia di volatili nelle valli del bergamasco e del bresciano.

E infine chiude il capitolo di questo vergognoso atto predatorio nei confronti della fauna selvatica l’emendamento “Far West” di Fratelli d’Italia, grazie al quale chiunque potrà sparare a qualsiasi specie selvatica anche in aree protette e in città, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto, senza alcuna considerazione per l’incolumità pubblica.

Uno scenario folle e criminale che alcuni politicanti asserragliati sulle loro poltrone vorrebbero rendere legale per accontentare gli interessi di armieri e cacciatori. Come al solito, uno scenario tipicamente italiano, a causa del quale il nostro bel paese rischia un provvedimento di infrazione da parte dell’Unione Europea.

*Le Associazioni: Associazione Vittime Caccia – CABS – Circoli LEGAMBIENTE Brescia – ENPA – EBN Italia – GAIA – GOL – Gruppo Intervento Giuridico – LAC – LAV – LEAL – LEIDAA – LIPU – OIPA – PRO NATURA Lombardia – WWF Lombardia