A una settimana dal terribile terremoto che ha colpito la zona di confine tra Turchia e Siria e ancora nel pieno dell’emergenza, in cui squadre di recupero da tutto il mondo continuano a lavorare senza sosta per portare in salvo chi è ancora sotto le macerie. Il freddo, la mancanza di cibo, acqua e riparo inizia a farsi sempre più sentire. Ci sono associazioni umanitarie già in campo per aiutare le persone e chi come l’OIPA si sta occupando di organizzare la distribuzione degli aiuti da consegnare agli animali in difficoltà nelle zone terremotate.

In pochissimi giorni, siamo riusciti a far consegnare 450 kg di cibo dove pensavamo fosse più difficile arrivare, in Siria. Un territorio già dimenticato e dove da sempre i randagi sono considerati degli invisibili. Una corsa contro il tempo per alleviare la fame di questi animali in un momento così difficile, dove anche chi in qualche modo si prendeva cura di loro non può più o fa comunque fatica a farlo per la mancanza di risorse, che già prima erano scarsamente disponibili. Un’altra consegna è prevista ad Aleppo nei prossimi giorni, grazie ad un contatto locale fidato, che insieme ad altri volontari si sta prodigando per aiutarci ad assistere gli animali sul territorio.

Anche in Turchia, con il supporto della delegazione locale e dei contatti costanti con alcuni volontari e animalisti, stiamo intrecciando una rete solidale di aiuti che raggiungeranno le aree maggiormente bisognose, là dove il sostegno fatica ad arrivare. Come in ogni tragedia, ci sono infatti zone in cui vengono convogliate maggiormente le consegne, mentre altre vengono lasciate con poco o nulla. L’OIPA oltre Yarbasi e Adana, si sta organizzando per raggiungere Elbistan, Adiyaman e Diyarbakir.

Tantissimi sono i randagi o gli animali che non hanno più una casa, costretti a vagare per cercare del cibo con cui poter sopravvivere e trovare riparo tra le macerie. Ognuno di loro ha una storia da raccontare e nei loro occhi si può vedere la sofferenza e la solitudine, di chi già in difficoltà ora non ha neanche più punti di riferimento.

Il vostro sostegno per la raccolta fondi “Emergenza Terremoto” è fondamentale: insieme possiamo aiutare questi animali a sentirsi amati e meno soli.

 

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