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AGGIORNAMENTO
Vi ricordate di Zampa? Quando l’abbiamo lasciato era un cane randagio sfinito dal dolore: tranciato di netto, il piede di uno degli arti posteriori mancava completamente, lasciando le ossa completamente esposte.

Soccorso in strada dai volontari OIPA di Niscemi (CL) che, invano avevano chiesto l’intervento di Polizia Locale e ASL, Zampa è stato seguito in tutto il suo lungo percorso di cura dai volontari OIPA, che grazie alla vostra generosa solidarietà, hanno potuto affrontare il costo degli interventi chirurgici e di tutte le spese veterinarie necessarie alla sua guarigione.

Nel video che vi mostriamo potrete vedere i progressi di Zampa a distanza di cinque mesi dal suo ritrovamento. Zampa oggi è tripode, ma cammina come tutti i cani “normodotati” e, grazie alla collaborazione di persone sensibili al suo caso, ha avuto anche l’opportunità di essere accolto in un luogo protetto dove potrà godere della compagnia di tanti Altri Animali.

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20 novembre 2016

PER LE AUTORITÀ PREPOSTE ERA DA CONDANNARE A MORTE, PER L’OIPA ERA ZAMPA. GRAVEMENTE FERITO E DENUTRITO, OGGI ZAMPA È VIVO E CERCA ADOZIONE. I VOLONTARI OIPA CHIEDONO UN SOSTEGNO PER LE SPESE VETERINARIE

Si trascinava a fatica Zampa, sotto una pioggia incessante, cercando qualcuno che potesse placare il suo dolore lancinante. Soccorso dai volontari OIPA in gravissime condizioni, questo cucciolone di appena 8 mesi era stremato dalla sofferenza e dalla fame. Quando è stato ritrovato, la zampa dell’arto posteriore sinistro mancava completamente, come se fosse stata tranciata di netto, lasciando le ossa completamente esposte.

Segnalato alla sezione OIPA di Niscemi (CL) da una cittadina che, invano, aveva richiesto l’intervento della Polizia Locale, è stato poi recuperato dai volontari OIPA i quali, accorsi sul posto, hanno anch’essi chiamato ripetutamente i Vigili per attivare la squadra di cattura convenzionata, come previsto dalla legge, ricevendo in cambio solo un rimbalzo di responsabilità.

Condotto d’urgenza presso una clinica veterinaria, Zampa viene immediatamente sottoposto all’amputazione dell’arto per evitare il rischio di setticemia. I tessuti circostanti la ferita, infatti, erano già in necrosi, indice del fatto che il cane si trovava in quelle condizioni già da diversi giorni.
Segue un periodo molto difficile, durante il quale Zampa oltre a dover affrontare una lunga degenza post operatoria per via del moncone che più volte s’infiamma, rischia nuovamente la vita a causa di uno stato di salute molto compromesso dall’erlichiosi, patologia provocata dalle zecche, di cui era completamente infestato e che comporta in stadi avanzati un grave stato di anemia. Trascorre diverse giornate sotto flebo, con febbre alta e inappetenza, in cura con vitamine, antibiotici e antinfiammatori.

Grazie alla sua forte tempra e alle cure profuse dai volontari OIPA, a distanza di due mesi Zampa oggi sta bene, mangia con grande appetito ed è molto vivace. L’essere tripode non lo limita, ma, al contrario, come tutti i cani “normodotati”, Zampa scalpita per poter uscire dall’abitazione della volontaria che lo ospita.
In attesa di trovare per lui una sistemazione definitiva, che si cerca urgentemente, i volontari OIPA fanno appello a chiunque possa aiutarli ad affrontare le ingenti spese veterinarie che hanno sostenuto per curarlo.

Nonostante abbiano denunciato il mancato intervento da parte delle autorità preposte, salvando la vita di un cane che si sarebbe spenta per strada, ad oggi non hanno ricevuto alcun riconoscimento da parte del Comune, né un rimborso spese.